Wall Street vola in chiusura nella serata di martedì 24 marzo. Il Dow Jones ha terminato la sessione con un rialzo dell'11,37% a 20.704 punti. In termini assoluti il guadagno è di 2.112,98 punti.
Si tratta del balzo giornaliero più grande della storia del listino statunitense. L'S&P 500 ha invece chiuso con un aumento del 9,38% a 2.447 punti, mentre il Nasdaq è salito dell'8,12% a quota 7.417.
Per New York è il piu' forte guadagno dal 1933 in termini di punti, ben 2.112,98. Per il Nasdaq +8,12%. Volano anche le piazze europee, Milano guadagna quasi il 9%.
Ottimismo sul possibile sì del Senato americano agli aiuti per 2.000 miliardi di dollari. Spread cala su quota 190. S&P: Pil di Usa e Ue -12% nel II trimestre. Moody's: è uno tsunami, ma il petrolio nel medio termine risalirà a 50-70 dollari.
Wall Street chiude in forte rialzo, Dow Jones +11,3%
Wall Street vola in chiusura. Il Dow Jones ha terminato la sessione con un rialzo dell'11,37% a 20.704 punti, il miglior risultato dal 1932. In termini assoluti il guadagno è di 2.112,98 punti. Si tratta del balzo giornaliero più grande della storia del listino statunitense. L'S&P 500 ha invece chiuso con un aumento del 9,38% a 2.447 punti, mentre il Nasdaq e' salito dell'8,12% a quota 7.417.
Il petrolio chiude in rialzo a New York
Il barile Wti ha chiuso la giornata al Nymex in rialzo del 2,8% a 24,01 dollari. Il guadagno è stato pari a 65 cent.
Wall Street prosegue in forte rialzo
Wall Street dopo aver aperto in rally aumenta i guadagni: il Dow Jones avanza del 9,01%, lo S&P cresce del 7,50% e il Nasdaq guadagna il 6,36%. Il mercato di New York è piu' ottimista sul via libera del Senato al pacchetto di stimoli all'economia varato dalla Casa Bianca.
Le Borse europee chiudono in forte rialzo
A Parigi il Cac 40 avanza dell'8,39% a 4.242,70 punti. Il Dax di Francoforte rimbalza del 11,49% 9.745,25 punti e l'Ftse 100 di Londra sale del 9,35% a 5.460,75 punti. A Milano l'Ftse Mib segna +8,93% a 16.948,60 punti.
Milano chiude in forte rialzo. Ftse Min +8,93%
I pacchetti di stimolo messi in campo in questi giorni da banche centrali, a partire da Bce, Fed, BoE e BoJ, e dai governi - con i progressi nelle trattative fra Casa Bianca e Congresso negli Usa per un provvedimento da 2mila miliardi di dollari - ridanno fiducia ai mercati che, in questa fase di grande volatilita', chiudono in deciso rialzo. A Milano il Ftse Mib ha recuperato, in una sola seduta, l'8,93% riportandosi nei pressi dei 17mila punti, che non toccava da una decina di giorni. Fra i titoli del paniere principale di Borsa Italiana si sono messi in evidenza Exor, con un rialzo del 21,61%, grazie anche alla ripartenza di Fca (+12,87%) e Ferrari (+10,7%); molto bene anche Eni, che sfiora il +15%. Gli acquisti riguardano un po' tutti i settori: nelle banche rialzi per Intesa Sanpaolo (+9,3%), Unicredit (+9,99%) e Ubi (+10,09%); Mediolanum festeggia il ritorno sul paniere principale con un +12,09%. Continuano gli acquisti su Stm (+14,44%) e Nexi (+17,08%), al secondo rialzo di fila in doppia cifra. Denaro anche sul lusso, poco mossi i farmaceutici, con Diasorin unico titolo in calo del Ftse Mib. Dopo lo scivolone di ieri in seguito all'addio dell'a.d., Cnh limita il rimbalzo al 3,56%
Lo spread scende sotto i 190 punti
Si allenta ancora la pressione sui titoli di Stato: lo spread Btp/Bund chiude in calo a 189 punti (contro i 190 di stamattina). Il rendimento del decennale scende all'1,567%.
La Boe attiva un piano per promuovere liquidità
La Banca d'Inghilterra ha attivato un piano per promuovere liquidità e tentare di facilitare il funzionamento dei mercati la cui attività è perturbata dalla diffusione della pandemia di coronavirus.
Questo strumento (chiamato Ctrf, contingent term repo facility) "permette ai partecipanti di prendere in prestito le riserve della banca centrale in cambio di altre attività meno liquide" e mira ad "attenuare gli attriti osservati sui mercati monetari nelle ultime settimane, sia a livello globale che nazionale, a seguito dello shock economico causato dall'epidemia di Covid-19", ha sottolineato la Banca d'Inghilterra.
L'euro chiude poco sotto 1,08 dollari
Chiusura in rialzo per l'euro poco sotto quota 1,08 dollari. La moneta unica passa di mano a 1,0794 dollari e a 120,37 yen. La moneta giapponese ha ceduto anche sul dollaro a 111,50.
Le Borse europee volano con Wall Street
Le Borse europee volano, dopo l'avvio in rally di Wall Street. Il Dax sale del 7,2%, Milano del 6,52%, Parigi 5,7%, Londra del 5,1% e Madrid del 3,7%. A guidare il rimbalzo, dopo il nuovo calo di ieri, è stata l'Asia, con Tokyo a +7,13%. I mercati azionari si sono galvanizzati per l'accresciuto ottimismo sul via libera del Senato al pacchetto di stimoli bipartisan all'economia Usa. Anche l'intervento della Federal Reserve che ieri non era riuscito a risollevare il listino è stato in parte rivalutato. Nella sua ultima versione il Qe della Fed include, oltre all'acquisto di Treasury anche quello di obbligazioni corporate e municipali. Si tratta di un pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a 4.000 miliardi di dollari. Intanto, Dopo due stop, il Senato Usa sembra aver trovato un'intesa sul piano di stimoli voluto dall'amministrazione Trump, un intervento da 2.000 miliardi che potrebbe essere votato oggi. Inoltre i mercati hanno accolto positivamente il rallentamento della diffusione del virus in Italia, dove per il secondo giorno consecutivo contagi e morti sono in leggero calo.
Milano conferma il netto rialzo dopo l'apertura di Wall Street
Piazza Affari conferma il netto rialzo odierno dopo l'avvio sprint di Wall Street: il Ftse Mib sale del 6,60% a quota 16.588 punti; All Share +6,79%. Euforici con rialzi a doppia cifra Exor (+17,68%), Stm +12,45%, Ferragamo +10%, Mediobanca +11,29%, Moncler +12,24%, Nexi +12,60%.
Wall Street apre in rally
Wall Street apre in rally, più ottimista sul via libera del Senato al pacchetto di stimoli all'economia varato dalla Casa Bianca. Anche l'intervento della Federal Reserve che ieri none ra riuscito a risollevare il listino è stato in parte rivalutato. Nella sua ultima versione il Qe della Fed include, oltre all'acquisto di Treasury anche quello di obbligazioni corporate e municipali. Si tratta di un pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a 4.000 miliardi di dollari. Intanto, Dopo due stop, il Senato Usa sembra aver trovato un'intesa sul piano di stimoli voluto dall'amministrazione Trumo, un intervento da 2.000 miliardi che potrebbe essere votato oggi. Il Dow Jones avanza del 6,08% a 19.722 punti, lo S&P cresce del 5,32% a 2.355 punti e il Nasdaq guadagna il 5,24% a 7.220 punti. Anche il rallentamento dei contagi in Italia registrato da 2 giorni a questa parte aiuta Wall Street.
Petrolio in forte rialzo
I prezzi del petrolio sono in forte rialzo, sulla scia del possibile varo dei nuovi stimoli Usa. Dopo due stop, il Senato sembra aver trovato un'intesa sugli aiuti per 2.000 miliardi che potrebbero essere votati oggi. Sul circuito elettronico i future sul Light crude avanzano di oltre i 2% a 23,87 dollari, dopo un top a 25,16 dollari e quelli sul Brent crescono del 2,7% a 27,80 dollari, dopo un top a 28,65 dollari al barile.
In forte rialzo i future di Wall Street
A Wall Street, dopo il calo di ieri, oggi i future sono in forte rialzo. I future sul Dow Jones salgono del 4,85%, quelli sullo S&P del 5% e quelli sul Nasdaq del 4,6%. In precedenza erano cresciuti oltre il 5%. A fare da traino è la possibilità che oggi passino i nuovi stimoli Usa. Dopo due stop, il Senato Usa sembra aver trovato un'intesa sugli aiuti per 2.000 miliardi che potrebbero essere votati oggi. Sui mercati azionari c'è anche il segnale che il contagio sta rallentando in Italia, dove da due giorni a questa parte sia i contagi che i decessi sono in leggero calo.
L'euro sale sopra 1,08 dollari
L'euro sale sopra 1,08 dollari, mentre il biglietto verde flette dopo il bazooka della Fed. La moneta europea passa di mano a 1,0869 dollari e avanza a 120,42 yen. Dollaro/yen in calo a 110,76 e a 1,177 sulla sterlina. A favorire l'euro è l'attesa di nuove misure di stimolo da parte di Bruxelles, mentre a deprimere il dollaro il nuovo Qe illimitato della Federal Reserve che nella sua ultima versione include, oltre all'acquisto di Treasury, anche quello di obbligazioni corporate e municipali. Si tratta di un pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a 4.000 miliardi di dollari. Intanto, dopo due stop, il Senato Usa sembra aver trovato un'intesa sugli aiuti per 2.000 miliardi che potrebbero essere votati oggi. Tutto ciò aiuta i mercati azionari e indebolisce il biglietto verde.
La Borsa corre a metà giornata trainata dal lusso
Piazza Affari continua a correre a metà giornata, con il Ftse Mib che sale del 6,15% in attesa dell'apertura di Wall Street, vista in deciso rialzo. A sostenere i mercati le mosse annunciate in questi giorni da banche centrali e governi, oltre che le indicazioni in arrivo dalla Cina dove la provincia dello Hubei, la prima dove è scoppiata l'epidemia di Coronavirus, si prepara a superare la fase di restrizioni decise per contenere i contagi. Sul listino principale di Borsa Italiana spicca il recupero di Exor, che balza di oltre il 16%; gli altri titoli della galassia del Lingotto (Fca, Ferrari e Cnh) sono invece tutti in rialzo ma sotto il valore dell'indice. Corre il lusso, con Moncler e Ferragamo che salgono di oltre il 10%; fra i finanziari bene Nexi (+9,8%), mentre fra i bancari è ben comprata l'accoppiata Intesa Sanpaolo-Ubi (entrambe in rialzo di poco piu' del 6%). Balzo per Stm (+11%), bene l'energia: Enel +6,6%, Eni +6.92%.
Petrolio in rialzo, Brent a 28 dollari
I prezzi del petrolio restano in rialzo, sulla scia del possibile varo dei nuovi stimoli Usa. Dopo due stop, il Senato sembra aver trovato un'intesa sugli aiuti per 2.000 miliardi che potrebbero essere votati oggi. Sul circuito elettronico i future sul Light crude avanzano di 1,29 dollari a 24,45 dollari e quelli sul Brent crescono di 97 cent a 28 dollari al barile.
Milano con il turbo spinta da energetici e lusso
Piazza Affari accelera e a poco più di un'ora dall'apertura segna +5,6% con l'indice Ftse Mib. Il sostegno di banche centrali e governi, oltre alla prospettiva della fine della quarantena nella provincia cinese da cui il Coronavirus è partito, sostengono i listini mondiali. A Milano si mettono in evidenza Nexi, Exor, Stm e Ferragamo, con rialzi in doppia cifra che arrivano a superare anche il 12%. In spolvero anche gli energetici, sia sul fronte utilities (Enel +6,9%) che su quello del petrolio (Eni +7,2%); tonico il lusso, più indietro gli industriali con l'eccezione di Leonardo (+6,2%). Fra i finanziari il comparto bancario sale ma meno dell'indice.
Futures positivi a Wall Street
Wall Street, dopo il calo di ieri, oggi i future sono in rialzo. A fare da traino, per il sito Market Watch, oltre al possibile varo del pacchetto di aiuti da 2.000 miliardi di dollari negli Usa, "c'è anche il segnale che il contagio sta rallentando in Italia, uno dei Paesi più colpiti" dall'emergenza coronavirus. "Sia i nuovi casi sia i decessi sono scesi per due giorni di seguito in Italia" scrive Market Watch, la quale fa poi parlare Thomas Lee, responsabile della ricerca presso Fundstrat Global Advisors: "Ciò significa che l'Italia per arrivare a questo picco ha impiegato 43 giorni dal primo caso e 12 giorni dall'attuazione delle restrizioni piu' rigorose e 43 giorni sono stati esattamente lo stesso tempo impiegato dalla Corea del Sud per raggiungere l'apice. Se così fosse, gli Stati Uniti sarebbero 14 giorni indietro rispetto all'Italia".
Continua il rialzo delle borse europee
Le Borse europee continuano ad andare in rally, dopo il rimbalzo dei listini asiatici, con Tokyo che ha chiuso a +7,13%. Londra avanza del 3,47%. A Milano l'indice Ftse Mib guadagna il 5,48%. Francoforte sale del 4,86%, Madrid del 3,3% e Parigi del 3,94%.
Milano continua in rally a quasi +5%
Avvio scattante per Piazza Affari che sale del 4,9% a circa 20 minuti dall'apertura con il Ftse Mib a 16315 punti. Dopo le mosse delle banche centrali a sostenere i mercati sono le notizie provenienti dalla Cina, con le restrizioni previste per la città di Wuhan che saranno allentate da aprile. Tutti positivi i titoli del paniere principale di Piazza Affari: spiccano i rialzi di Nexi, che dopo la salita in doppia cifra di ieri anche stamattina fa segnare +11%, e di Tim (+8%) che continua con decisione a risalire dai minimi storici. Bene le utilities, in linea con l'indice petroliferi e bancari. Riparte Atlantia (+9,23%) mentre resta sotto i guadagni del listino il comparto industriale; Cnh, dopo la maxiperdita di ieri, sale del 3,5%, Fca del 3,1%, Pirelli del 2,6%.
Avvio forte per le borse europee
Avvio di seduta in forte rialzo per la Borsa con l'indice Ftse Mib che si è portato sul +5,1%, sulla scia delle borse asiatiche e della mossa della Fed. Diversi titoli hanno aperto in ritardo per l'eccesso di rialzo. Sospesa Tim sul +9%, Leonardo sale del 7%, Atlantia del 10%.
Spread in calo
Si allenta ancora la pressione sui titoli di Stato: lo spread Btp/Bund flette sotto 190 punti in apertura, a quota 188, dopo aver chiuso ieri sotto i 200 punti grazie alla mossa della Fed, che ha annunciato di essere pronta ad acquistare una quantità illimitata di titoli per sostenere il mercato finanziario colpito dagli effetti economici del coronavirus. Il rendimento del decennale scende all'1,53%, mentre il tasso del Bund sale di oltre il 7%.
Spread in calo
Il Chicago Board Option Exchange Volatility Index (Vix), termometro della febbre sui mercati innescata dall'emergenza coronavirus, allenta ancora il passo. L'indice della paura di Wall Street, in un contesto di massima volatilità sui mercati si attesta intorno ai 61 punti, in calo di quasi 5 punti (il 6,74%) su ieri e di 20 punti rispetto alla settimana scorsa, quando ha superato il record a quota 80,74 del 21 novembre 2008.
Tokyo chiude in rialzo del 7,13%
La Borsa di Tokyo chiude in forte rialzo, L'indice Nikkei termina la sua corsa in aumento del 7,13% a 18.092,35 punti, grazie all'indebolimento dello yen, agli acquisti della Boj e al Qe illimitato della Fed, che non è bastato a Wall Street e invece ha convinto in Asia. Nella sua ultima versione il Qe della Fed include, oltre all'acquisto di Treasury anche quello di obbligazioni corporate e municipali. Si tratta di un pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a 4.000 miliardi di dollari. Intanto, Dopo due stop, il Senato Usa sembra aver trovato un'intesa sugli aiuti per 2.000 miliardi che potrebbero essere votati oggi.