Borsa Tokyo chiude in calo, Nikkei -1,03%
La Borsa di Tokyo chiude in calo nella giornata di mercoledì 18 marzo, nonostante il bazoka da 750 miliardi di euro messo in campo dalla Bce e il taglio dei tassi della banca centrale australiana. L'indice Nikkei, dopo un avvio in rialzo, termina la sua corsa in discesa dell'1,03% a 16.552 punti. Il colosso tecnologico Softbank lascia sul terreno il 17%.
Il prezzo del petrolio apre in rialzo dopo intervento Bce
Il prezzo del petrolio apre in rialzo, dopo i nuovi stimoli messi in campo in particolare dalla Bce, che ha lanciato un nuovo Qe da 750 miliardi di dollari. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti avanzano del 12,5% a 22,93 dollari, dopo aber guadagnato in precedenza il 20%, e quelli sul Brent crescono del 5% a 226,15 dollari.
Euro sotto quota 1,09. Crolla sterlina mentre il dollaro domina
Il biglietto verde domina i mercati e diventa l'unico bene rifugio verso cui convergono gli investitori. L'euro apre nella giornata di giovedì 19 marzo a 1.0902, dopo aver toccato un minimo di 1,0878 dollari. Euro/yen a 118,63. Il dollaro sale a 108,83 yen, vola a 1,1416 sulla sterlina, che crolla perché Londra prepara un drastico lockdown. Lo yuan scende ai minimi da 5 masi a 7,0700 sul dollaro
Borse asiatiche in forte calo, nonostante il bazooka della Bce
Il bazoka da 750 miliardi di dollari varato mercoledì 18 marzo dalla Bce, oltre che le misura decise in Australia e negli Usa, non calmano i mercati. Le Borse asiatiche sono tutte in rosso. Tokyo arretra dell'1,08%, Shanghai dell'1,10%, Hong Kong del 2,76%, Seul del 7,95%, Taiwan del 5,8%.
Wall Street chiude il floor, da lunedì solo online
Il New York Stock Exchange ha annunciato che da lunedì prossimo chiuderà temporaneamente il 'floor' e le contrattazione saranno tutte elettroniche, come misura di precauzione contro il coronavirus.
Dopo le prossime due sedute a Wall Street, ha fatto sapere in un comunicato l'Intercontinentale Exchange, tutte le contrattazioni proseguiranno solo su piattaforme elettroniche e "i trading floor su azionario e options verrano temporaneamente chiusi".
Wall Street chiude in forte calo: il Dow Jones perde il 6,28%
Wall Street chiude in forte calo, pur recuperando il terreno rispetto ai minimi di una giornata che ha registrato perdite superiori al 10% e una sospensione per eccesso di ribasso. Il Dow Jones cede il 6,28% a 19.903,64 punti, il Nasdaq cala dello 4,70% a 6.989,84 punti e lo S&P 500 scende del 4,86% a 2.406,17 punti.
La paura del coronavirus torna a condizionare i mercati che invece ieri erano stati galvanizzati dalle misure di stimolo del governo Usa e della Fed. Oggi prevale negli investitori la sensazione che non si intraveda l'uscita dal tunnel.
Il petrolio perde oltre il 24% in chiusura a New York
Chiusura in pesante calo per il petrolio al Nymex. Il contratto future sul Wti ha terminato in ribasso del 24,38% a 20,37 dollari. Per il Wti si tratta del livello più basso dal febbraio 2002. Il Brent ha invece ceduto a Londra oltre il 14% a 24,67 dollari, livello minimo dal 2003.
Tonfo a Wall Street, il Dow Jones perde oltre il 10%
Wall Street sprofonda a fine mattinata, con perdite superiori al 10%. In particolare, il Dow Jones cede il 10,23% a 19.064 punti, l'S&P 500 il 9,70% a 2.283 e il Nasdaq l'8,48% a 6.712.
Wall Street riprende in profondo rosso
Wall Street riprende in profondo rosso dopo la sospensione di 15 minuti. Il Dow Jones cede l'8,48%, il Nasdaq il 6,47% e lo S&P 500 il 7,55%.
Wall Street sospesa per 15 minuti
Wall Street estende le perdite con S&P che perde il 7,01% gli scambi vengono sospesi per 15 minuti. Il crollo dell'indice S&P 500 ha automaticamente innescato un meccanismo di blocco delle negoziazioni di un quarto d'ora. Al momento della sospensione, l'S&P 500 era in calo del 7,01%, il Dow Jones del 7,82% e il Nasdaq del 6,30%.
Le Borse europee chiudono in forte calo
Le Borse europee chiudono in forte calo sulla scia di Wall Street che resta in profondo rosso. La paura della pandemia da coronavirus condiziona i mercati e l'Europa è percepita come l'epicentro dell'emergenza Covid-19. Piazza Affari soffre ma rimane il migliore fra i principali listini europei.
Il Cac 40 a Parigi cede il 5,94% a 3.754,84 punti. L'Ftse 100 di Londra cala del 3,97% a 5.084,50 punti e il Dax di Francoforte del 5,47% a 8.450,25 punti. L'Ibex spagnolo lascia sul terreno il 3,14% a 6.293,00 punti.
Milano in calo ma migliore in Ue, Ftse Mib -1,27%
Piazza Affari chiude in calo la giornata di contrattazioni ma, con l'allargarsi dell'epidemia di coronavirus anche agli altri grandi Paesi del continente, tiene meglio degli altri mercati.
A Milano il Ftse Mib, grazie a un recupero nel finale, si è fermato a -1,27%. Fra i titoli a maggior capitalizzazione le vendite colpiscono duramente la galassia del Lingotto: Fca perde oltre il 10%, Cnh il 13,3%, la holding Exor più del 12%.
In calo, sia pur con differenze all'interno del comparto, i bancari: scivola Intesa, rimane vicina alla parità Unicredit. Fra gli industriali corre Pirelli (+7,8%), bene Prysmian; pesante, invece, Leonardo (-9,8%). Male Nexi nei pagamenti, sfiora il rialzo in doppia cifra Tim (+9,9%), lo centra, invece, Campari (+10,66%). Giù assicurativi e risparmio gestito.
Euro: chiude debole, sterlina ai minimi dal 1985
Chiusura in calo per l'euro che ha terminato la sessione a circa 1,0840 dollari e 117,40 yen. Il biglietto verde ha guadagnato terreno anche nei confronti della divisa giapponese in zona 117,40. Debolissima la sterlina a quota 1,175 contro il dollaro, sui minimi dal 1985.
Milano vira in negativo: -0,97%
E' durato poco il rialzo a Piazza Affari che nell'ultima fase di scambi torna in calo con il Ftse Mib a -0,97% e 15.164 punti; All Share -0,84%.
Lo spread scende a 243 punti
Continua a calare lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi dopo l'intervento di Bce e Banca d'Italia sui mercati. Il differenziale, che si era spinto fino a quasi 320 punti, si attesta ora a quota 243. Il rendimento dei titoli italiani, che era arrivato a sfiorare il 3% si è raffreddato al 2,167%.
Piazza Affari in calo ma è la migliore d'Europa
Piazza Affari soffre ma rimane il migliore fra i principali listini europei. Con l'allargarsi dell'epidemia di Coronavirus anche agli altri grandi Paesi del continente la borsa di Milano cala ma nettamente meno di quella francese e tedesca: il Ftse Mib, dopo l'apertura pesante di Wall Street, perde circa l'1,8%. Sempre pesante la galassia Fca (-9%), fra gli industriali sono invece tonici Prysmian e Pirelli. A due velocita' i bancari: tiene la parita' Unicredit (-0,11%), male invece Intesa Sanpaolo (-4%). A penalizzare gli istituti di credito anche l'andamento dello spread, in questo momento attorno ai 285 punti. Giu' gli assicurativi, denaro su Tim e Campari.
Wall Street apre in rosso dopo il rimbalzo di ieri.
Wall Street apre in rosso dopo il rimbalzo di ieri. Il Dow Jones perde il 4,94%, lo S&P il 5,13% e il Nasdaq il 5,14%. La paura della pandemia condiziona i mercati rendendoli estremamente volatili. Ieri a galvanizzare Wall Street ci avevano pensato le misure di stimolo del governo Usa e della Fed. Oggi prevale negli investitori la sensazione che non si intravede l'uscita dal tunnel.
Petrolio ancora in calo, Wti a 25 dollari
La guerra dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita non dà tregua alle quotazioni del petrolio che sono in caduta libera e impermeabili alle azioni delle banche centrali. I future sul Wti perdono circa il 7% a 25,06 dollari al barile, livello minimo da aprile 2003. Il Brent arretra del 2,96% a 27,88 dollari al barile.
Milano accentua le perdite a metà mattina
Piazza Affari accentua le perdite a metà mattinata, con il Ftse Mib che è in calo del 2,44%. I mercati non sembrano rassicurati dalle proposte messe in campo dai governi per fronteggiare la crisi economica legata all'epidemia di Coronavirus e la volatilità resta molto elevata; attorno alle 11.30 sono 7 i titolo sospesi sul paniere principale di Borsa Italiana. Sul fronte dei ribassi da segnalare i cali di Intesa Sanpaolo (sospesa a -6%) e, nella galassia del Lingotto, Fca (-7,92%) e Cnh (-9,9%); sono invece ben comprate le azioni Tim (+4,44%) e Campari (+5,78%). Bene Moncler nel lusso e Prysmian fra gli industriali; male gli assicurativi e il risparmio gestito.
A Piazza Affari vanno male i titoli energetici e finanziari
Primissime fasi molto negative per la Borsa valori, segno che le misure approntate a livello internazionale per contenere l'impatto negativo del coronavirus non sono ritenute sufficienti: il Ftse Mib perde il 2,16% a quota 14.994 punti; All Share -2,12%. Negatvi energetici (Enel -4,39%, Eni 2,02%), industriali (Fca -2,68%) e finanziari, con Intesa Sanpaolo a 3,40% e Generali -2,95%. Sospesi Nexi e Atlantia. Juventus Fc invariata.
Borse europee tutte in rosso
Le Borse europee aprono in rosso, nonostante il rimbalzone di ieri a Wall Street, dove gli indici hanno chiuso con rialzi tra il 5% e il 6%. Londra perde il 3,8%. A Milano l'indice Ftse Mib segna -2,14% e 14.987 punti. Francoforte va giù del 3,68%, Parigi del 2,5% e Madrid del 2,52%. La paura della pandemia da coronavirus condizione i mercati rendendoli estremamente volatili e l'Europa è percepita come l'epicentro dell'emergenza coronavirus.
La borsa di Milano apre in ribasso
La Borsa di Milano ha aperto in ribasso la terza seduta settimanale con il Ftse Mib a -2,14% e 14.987 punti; All Share -2,11%.
Lo spread scende a 272 punti
Apertura in calo per lo spread tra Btp e Bund a 272 punti dai 278 punti della chiusura di ieri. Lo spread comunque è molto volatile. In precedenza, nelle primissime contrattazioni il differenziale era schizzato a un soffio da 300 punti (299,2 punti), poi è sceso a 266 punti. Ieri la Bce non aveva smentito la notizia che si era impegnata nell'acquisto di titoli di Stato italiani ed e' probabile che anche oggi stia intervenendo ed è per questo che lo spread è così oscillante.
In calo le quotazioni dell'oro
Le quotazioni dell'oro sono in calo di circa dello 0,75% a 1.516 dollari l'oncia. I mercati hanno leggermente modificato i loro orientamenti sui beni rifugio, in attesa di possibili nuovi stimoli.
Futures negativi a Wall Street
Futures negativi a Wall Street, dopo l'allarme del segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, che avrebbe stimato una disoccupazione Usa fino al 20% se non si interviene contro il coronavirus. Mnuchin, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe lanciato questo monito durante l'incontro con i senatori repubblicani sugli 850 miliardi di dollari chiesti dal presidente Donald Trump al Congresso. I futures sul Dow Jones, che aveva recuperato oltre 1000 punti alla vigilia, sono in calo del 4% e quelli sullo S&P perdono quasi il 5%. La Borsa di Tokyo, partita in deciso rialzo, ha limato i guadagni allo 0,7%. Positiva Shanghai ma negative Honk Kong, Seul e Sidney
L'Euro apre sopra 1,10 dollari
L'euro apre poco sopra 1,10 dollari, il biglietto verde cede e guadagnano yen e sterlina. Gli investitori sono alla ricerca di beni rifugio sicuri. La moneta europea passa di mano a 1,1017 dollari e 117,92 yen. Dollaro/yen giù a 107. La paura della pandemia da coronavirus condiziona i mercati rendendoli estremamente volatili.
Il petrolio apre sotto i 27 dollari
Nessuna tregua per il prezzo del petrolio, azzoppato dall'epidemia da coronavirus e dalla guerra dei prezzi in corso tra Russia e Arabia Saudita. Sui mercati asiatici il Light crude Wti, che ieri ha chiuso al Nymex in calo del 6,10%, oggi cedono l'1,7% sui mercati asiatici a a 26,46 al barile, ai minimi da 4 anni. I future sul Brent arretrano dello 0,77% a 28,57 dollari.