La Borsa di Milano ha chiuso in netto rialzo l'ultima seduta della settimana recuperando in parte le perdite accusate con il crollo della vigilia: il Ftse Mib finale si è assestato a quota 15.954 punti, con un balzo del 7,12% dopo aver toccato nel corso della sessione anche un progresso a doppia cifra e pari a oltre il +17%.
Numerosi i titoli con progressi 'monstre' come Recordati (+18,72%) o Bper +22,41% e Banco Bpm +15,06%. Sempre tra i finanziari, Unicredit +9,16%, Intesa Sanpaolo +6,26%, Generali +2,33% nel giorno della diffusione dei conti 2019. Tra gli energetici, exploit di Snam +10%, ma molto bene anche Enel ed Eni rispettivamente a +7,52 e +4,84 per cento. Tra gli industriali, Fca +7,16% e Pirelli +11,70%; infine Juventus Fc ha piazzato un +11,56%, Telecom Italia +7,65%.
Nonostante il rimbalzo di oggi, con l'All Share che ha chiuso a +6,93%, Piazza Affari ha avuto una delle peggiori settimane della sua storia: nelle ultime cinque sedute di contrattazioni, complessivamente, la Borsa di Milano ha perso 130 miliardi di capitalizzazione. Dai 592 miliardi di valore complessivo di venerdì scorso, infatti, il listino italiano è passato a valerne appena 432 ieri, per risalire oggi attorno a quota 462 miliardi. Se si allarga lo sguardo a tutte le ultime settimane, dai massimi di mercoledì 19 febbraio - quando Piazza Affari valeva 724 miliardi - sono circa 262 i miliardi bruciati, di cui la metà solo in questa settimana.
A eccezione di Madrid (+3,14%), le altre piazze fanno registrare rialzi contenuti. A Londra l'Ftse 100 guadagna il 2,46% a 5.366,11 punti, a Parigi il Cac avanza dell'1,83% a 4.118,36 mentre Francoforte sale dello 0,77% a a 9.232,08 punti. Positiva Wall Street.