La Fed, a sorpresa, taglia di mezzo punto percentuale i tassi Usa per far fronte al coronavirus, ma la sua mossa non convince i mercati. Wall Street va in altalena e vira in negativo dopo l'intervento del presidente della Fed, Jerome Powell. Anche le Borse europee, pur chiudendo in territorio positivo, si mangiano nel finale gran parte dei loro guadagni e terminano con un rialzo nettamente al di sotto dell'1%, con Milano a +0,43%. I tassi Usa ora oscillano tra l'1% e l'1,25%. La sforbiciata è stata approvata all'unanimità dalle Fed, la quale non ha escluso l'introduzione di ulteriori stimoli in futuro. Il Fomc, in una nota, fa sapere di stare "monitorando attentamente gli sviluppi e le loro implicazioni per le prospettive economiche" e che "utilizzerà i suoi strumenti e agirà in modo adeguato per sostenere l'economia".
Wall Street è andata in fibrillazione dopo l'annuncio e, come le è già successo spesso in precedenza, non ha digerito le parole di Powell. Il presidente della Fed ha definito "molto incerti l'entità e la persistenza dell'effetto complessivo del coronavirus sull'economia degli Stati Uniti". "In questo contesto - ha aggiunto - il comitato ha ritenuto che i rischi per le prospettive statunitensi siano cambiati materialmente. In risposta, abbiamo reso più accomodante la nostra politica monetaria per fornire un ulteriore sostegno all'economia". Tuttavia, la sua precisazione ha tolto ai mercati ogni residuo entusiasmo. "Ci rendiamo conto - ha detto - che un taglio dei tassi non ridurrà il livello di contagio o riparerà le interruzioni dell'offerta. Ma introdurrà condizioni finanziarie accomodanti ed eviterà un inasprimento delle condizioni finanziarie".
Neanche per Trump è abbastanza
Risultato: Wall Street quando Powell ha iniziato a parlare guadagnava lo 0,2% e quando ha concluso perdeva l'1,3%. Donald Trump non ha perso tempo per bacchettarlo: "La Federal Reserve sta tagliando, ma deve ulteriormente agevolare e, cosa più importante, allinearsi con gli altri paesi/concorrenti".
Dall'altra parte dell'Atlantico le Borse europee hanno aperto in forte rialzo, in attesa del G7. Poi , ministri delle finanze e i banchieri centrali del G7 si sono detti pronti a "usare tutti gli strumenti appropriati" contro l'emergenza coronavirus, ma senza entrare nel dettaglio della misura da adottare spegnendo parte degli entusiasmi.
L'annuncio comunque ha spinto il segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin a dirsi pronto a lavorare con il Congresso su un pacchetto di finanziamenti di emergenza per aiutare l'economia. Anche la Bce si è impegnata ad "adottare misure appropriate e mirate", allineandosi così alle altre principali banche centrali. Tuttavia le Borse del Vecchio Continente non hanno brindato, limitandosi a restare positive. Il taglio a sorpresa della Fed le ha scaldate, ma le parole di Powell e la reazione di Wall Street le hanno gelate, smorzando il rally.
Alla fine Francoforte ha guadagnato lo 0,69%, Parigi lo 0,96% e Londra l'1,16%. Anche il petrolio, ha frenato i suoi guadagni, con il Wti che da un massimo di 48,66 dollari è ora quotato 47,68%, leggermente al di sotto di +2%. Ai minimi record i rendimenti dei Treasury a 10 e 30 anni, rispettivamente all'1,026% e all'1,633%.