Il protrarsi dell'emergenza coronavirus oltre aprile-maggio potrebbe tradursi in una riduzione del Pil dello 0,3-0,4% con un pesantissimo impatto nel turismo - a rischio, tra marzo e maggio, 21 milioni 700 mila presenze con una riduzione di spesa di 2,65 miliardi di euro - e nel settore dei pubblici esercizi che, con un rischio occupazionale già ora valutato in circa 100 mila unità, chiede il riconoscimento, a livello nazionale, dello stato di crisi. E'quanto si legge in una nota di Confcommercio che partecipa oggi al tavolo di confronto con il ministro Patuanelli.
"Se la crisi" legata al Coronavirus "dovesse protrarsi oltre i prossimi mesi di maggio giugno l'impatto sul Pil dovrebbe essere di 3-4 decimi di punto, pari a 5-7 mld di euro" ha detto il segretario generale di Confcommercio, Luigi Taranto, entrando al Mise per il tavolo tra imprese e governo.