La Banca Popolare di Bari è una banca cooperativa per azioni fondata a Bari nel 1960, e' il primo gruppo creditizio autonomo del Mezzogiorno ed è tra le tre maggiori banche pugliesi e tra le 10 maggiori banche popolari italiane. Radicata in Puglia dispone di una rete di oltre 360 filiali dislocate in 13 regioni distribuite oltre che nel Sud, anche nel Centro e Nord Italia (Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Molise, Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Veneto, Lombardia, Abruzzo ed Emilia-Romagna).
I NUMERI
368 sportelli, presenti in 13 regioni, circa 3.300 dipendenti e circa 70.000 soci.
IL BILANCIO
La Banca ha chiuso il primo semestre del 2019 con una perdita netta di 73,3 milioni e un Cet1 del 6,22%, sotto il requisito del 9,45% fissato da Bankitalia. La semestrale vede inoltre rettifiche su crediti per 44,2 milioni.
IL CONTO PER SALVARLA
Serve un aumento di capitale fra 800 milioni e 1 miliardo dopo un piano di ristrutturazione che prevede tra le altre cose circa 800 esuberi, secondo l'amministratore delegato dell'istituto pugliese, Vincenzo De Bustis. I 70.000 azionisti di Popolare di Bari rischiano di perdere i loro investimenti nel salvataggio.
BANKITALIA AVVIA COMMISSARIAMENTO PER PERDITE
Banca d'Italia ha disposto lo scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca e la sottoposizione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria in ragione delle perdite patrimoniali. Ai commissari Enrico Ajello e Antonio Blandini, assieme ai componenti del comitato di sorveglianza Livia Casale, Francesco Fioretto e Andrea Grosso, viene affidato il compito di predisporre le "attività necessarie alla ricapitalizzazione" e di finalizzare le "negoziazioni con i soggetti che hanno già manifestato interesse all'intervento di rilancio", cioè il Fitd e Mediocredito centrale.