Cina e Stati Uniti hanno raggiunto un'intesa sul testo per l'accordo di fase uno sul commercio che servirà a sospendere l'introduzione di nuove tariffe, sia da parte degli Stati Uniti che della Cina, il 15 dicembre prossimo. L'annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa a Pechino a cui hanno partecipato cinque negoziatori della squadra guidata dal vice premier Liu He per la risoluzione della disputa tariffaria con gli Usa; contemporaneamente, su Twitter, il presidente Usa, Donald Trump, ha confermato la sospensione delle tariffe Usa al 15% su quasi 160 miliardi di dollari di prodotti made in China previste a partire dal 15 dicembre prossimo, a cui Pechino avrebbe risposto con tariffe su 3.300 prodotti statunitensi.
In cosa consiste l'accordo
Il testo dell'accordo, secondo una nota diffusa da Pechino all'inizio della conferenza stampa, comprende i trasferimenti di tecnologia, la proprietà intellettuale, i prodotti alimentari e agricoli, i servizi finanziari e l'espansione del commercio, e gli Stati Uniti, riferisce Pechino, si sono detti d'accordo ad abbassare "gradualmente" le tariffe sui prodotti cinesi, anche se il vice ministro del Commercio, Wang Shouwen, non ha fornito una tempistica a riguardo. La Cina aumenterà "significativamente" le importazioni di prodotti agricoli dagli Usa, ha confermato il vice ministro dell'agricoltura, Han Jun: carne di maiale, pollame, fagioli di soia, grano, mais e riso sono stati i prodotti citati, ma senza scendere nel dettaglio degli aumenti previsti.
L'aumento degli acquisti di prodotti agricoli Usa da parte della Cina era uno dei punti a cui teneva maggiormente il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e su cui è rimasta l'incertezza fino alle ultime ore. Con il raggiungimento dell'intesa sul testo dell'accordo di fase uno, ha confermato il vice ministro delle Finanze di Pechino, Liao Min, gli Usa "hanno promesso di cancellare parte delle tariffe esistenti e di quelle che devono essere imposte. La Cina si comporterà di conseguenza". Le tariffe al 25% su 250 miliardi di dollari di importazioni cinesi, ha, però, precisato Trump su Twitter, "rimarranno come sono", mentre verranno ridotte al 7,5% le tariffe su "molto del resto", per un totale stimato in 120 miliardi di dollari di prodotti cinesi.
Ora la fase due
Concluso il capitolo della fase uno dell'accordo sul commercio - per cui si sta già pensando a una cerimonia per la firma, risolti gli ultimi lavori legali e di traduzione - si passa alla fase due. "Cominceremo i negoziati sull'accordo di fase due immediatamente, invece che aspettare fino a dopo le elezioni del 2020", ha affermato Trump, che recentemente aveva minacciato di fare slittare l'accordo di fase uno con la Cina a dopo l'appuntamento elettorale.
La notizia dell'intesa sul testo per l'accordo di fase uno aveva inizialmente spinto al rialzo i maggiori indici azionari statunitensi, anche se l'entusiasmo è durato poco: il Dow Jones ha successivamente ceduto lo 0,4% e lo S&P 500 lo 0,3% e il Nasdaq viaggiava intorno alla parità, sulla delusione degli investitori per impegni più precisi da parte della Cina e per una riduzione più marcata delle tariffe Usa.