Recepite le indicazioni raggiunte su plastic, sugar e Robin tax, i lavori sulla manovra dovrebbero finalmente entrare nel vivo. Dopo un lungo ufficio di presidenza della Commissione Bilancio in Senato e una riunione di maggioranza, i relatori hanno depositato un secondo pacchetto di emendamenti che contiene diverse misure che vanno dall'incremento di 20 milioni per il 2020 il Fondo per le non autosufficienze al bonus eccellenze, allo stanziamento di risorse per l'incentivo all'esodo per i giornalisti professionisti iscritti all'Inpgi (7 milioni di euro nel 2020 e 3 milioni l'anno dal 2021 al 2027).
Incrementato anche il fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro per il quale è previsto un milione di euro in più per il 2020, due milioni per il 2021 e tre milioni per il 2022. Rifinanziata nel 2020 la cigs per le aree di crisi industriale complessa per le imprese che si trovano in Sardegna, Sicilia, Lazio e Isernia. Aumentate di 100 milioni di euro nel 2020 le risorse da destinare alla contrattazione collettiva per il triennio 2019-2021 e al miglioramenti economici del restante personale statale.
Non entrerà invece in manovra il Milleproroghe contenente alcuni rinvii come le norme sulla class action, quelle sulle intercettazioni e più tempo concesso alle vittime di violenza per chiedere il risarcimento all'apposito fondo dello Stato. C'e' anche la proroga dello stato di emergenza di Genova e la conferma del bonus verde per il 2020.
Queste alcune delle modifiche alla manovra in arrivo:
Tetrapak esclusi dalla plastic tax
Plastic tax a 50 centesimi al chilo e prodotti monouso in tetrapak esentati dall'imposta. Secondo le stime contenute nelle tabelle allegate, lo slittamento al 1 luglio del prossimo anno della plastic tax comporta una riduzione di 156,3 mln di incasso previsto.
Cala il gettito della sugar tax
Con lo slittamento della sugar tax al primo ottobre 2020 si stima un minor gettito di 175 milioni nel 2020. La tassa sulle bevande zuccherate è di 10 euro a ettolitro.
Robin Tax al 3,5%
Sale al 3,5% la Robin tax con platea ridotta per tre anni ai concessionari autostradali, portuali, aeroportuali e ferroviarie. Il minor gettito stimato, rispetto alla versione originale della misura che prevedeva l'applicazione della maggiorazione a tutti i concessionari, è di circa 455 milioni di euro.
Slitta a ottobre la stretta sulle accise per il gasolio
Slitta al primo ottobre 2020 la stretta sulle accise sul gasolio per autotrazione. I veicoli euro 3 vengono esclusi dal beneficio fiscale per la riduzione dell'accisa. La modifica comporta circa 30 milioni in meno nel 2020.
Più fondi al 5 per mille
Incrementati i fondi per il 5 per mille: 20 milioni nel 2021 e 25 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Le risorse per la liquidazione della quota del cinque per mille vengono rideterminate in 510 milioni di euro per il 2020, 520 milioni di euro per l'anno 2021 e 525 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022.
Rivisto il bonus facciate
Esteso il bonus facciate alle società e integrato con gli interventi di risparmio energetico, ma ne limita l'ambito territoriale di applicazione. Esclusi, infatti, gli edifici presenti nella aree agricole e insediamenti industriali ma potranno usufruire del beneficio (con una detrazione al 50% invece che al 90%) chi ha un reddito di impresa.
La tassa sulle lotterie sale al 20%
Riviste la sugar e plastic tax, il governo per trovare le coperture fa salire il prelievo sulle vincite oltre i 500 al 20% a partire dal primo marzo (lotterie istantanee come i Gratta e Vinci). Dal 15 gennaio, il prelievo sale al 20% sopra i 200 euro nel caso delle vincite alle new slot, le Vlt. Rivisti anche il Preu e il payout (al 65%). La norma, secondo le stime, dovrebbe portare maggiori entrate per 309 milioni di euro.
Niente stretta per le detrazioni sanitarie
Salta la stretta sulle detrazioni per le spese sanitarie al 19% che saranno quindi interamente detraibili e senza vincoli di reddito. La manovra 2020 introduceva una rimodulazione degli sconti che portava prima a una riduzione e poi (tra 120 mila e 240 mila euro) all'eliminazione dell'agevolazione per i redditi oltre i 240.000 euro.