A portare Wall Street alla chiusura peggiore del 2019 è stata l'inversione della curva dei rendimenti registrata sia dai titoli di Stato statunitensi che da quelli britannici. Si parla di inversione della curva dei rendimenti quando il tasso d'interesse pagato all'investitore per un titolo a breve termine è superiore a quello di lungo termine (di solito il riferimento è il decennale).
Ieri i rendimenti statunitensi per i titoli a 10 anni sono scesi all'1,60%, mentre quelli sui titoli del Tesoro a due anni sono scesi all'1,61% e i rendimenti trentennali sono scesi al minimo storico. Nel Regno Unito, i rendimenti dei Gilt a 10 anni sono scesi di due punti base allo 0,475%, mentre quelli dei titoli a due anni sono saliti di un punto base allo 0,478%.
Si tratta di un fenomeno atipico, in quanto, di norma, il titolo a lungo termine paga un premio maggiore perché l'investitore rischia di più a detenere un'obbligazione per un periodo prolungato, esponendosi a una volatilità superiore. Se invece un titolo a breve termine offre un premio maggiore del decennale, significa che - in virtù della legge della domanda e dell'offerta (tra il prezzo di un titolo e il suo rendimento il rapporto è di solito inverso) l'investitore si sente meno al sicuro nell'acquistarlo.
Ciò è la spia di un peggioramento del clima di fiducia nel breve termine: gli investitori si attendono un deterioramento delle condizioni economiche. Per questo l'inversione della curva dei rendimenti viene considerata un'avvisaglia di recessione. E le ultime nove volte che ciò è avvenuto in Usa, in seguito si è sempre verificata una recessione.
L'inversione della curva dei rendimenti in Usa non si verificava dal 2007, ovvero prima dell'esplosione della crisi dei mutui. Non si tratta della prima volta che avviene nel 2019: già lo scorso marzo il rendimento dei T-bill a 3 mesi aveva superato quello del decennale. Essendo i titoli a così breve scadenza più volatili, è però l'inversione della curva tra biennali e decennali a essere considerata il vero campanello d'allarme.
Un altro segnale preoccupante è l'aumento del prezzo dell'oro, bene rifugio tradizionale, il cui rincaro è un altro segnale della sfiducia degli investitori. Ciò spiega il vigore con il quale il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta spronando la Federal Reserve ad allentare la politica monetaria per contrastare un peggioramento del quadro economico.