L'Italia deve essere pronta a sostenere la crescita economica, anche frenando sulla strada del risanamento dei conti pubblici, ma facendo attenzione allo spread. L'esortazione è contenuta nel Rapporto di sorveglianza messo a punto dal Fondo monetario internazionale in vista della riunione del G20 finanziario in programma nel weekend a Fukuoka e che conferma per il nostro Paese una stima di crescita del Pil pari allo 0,1% nel 2019 e allo 0,9% nel 2020, in linea con le previsioni pubblicate ad aprile. Nel caso in cui l'auspicata ripresa prevista per il 2020 non dovesse materializzarsi, scrivono gli economisti dell'istituto di Wahington, "nei Paesi dove la politica fiscale ha spazi limitati e sul sentiero del consolidamento, il passo dovrebbe rallentare per assicurare adeguato sostegno alla domanda nel breve termine, ma nella misura in cui ciò non minacci la sostenibilità del debito. Vale a dire, i Paesi devono mantenere alta l'attenzione sui loro premi di rischio". All'Italia l'Fmi suggerisce anche di "decentralizzare gli aumenti salariali per allinearli alla produttività". Infine da Wahington arriva l'invito ai introdurre "riforme del mercato dei prodotti per aiutare la produttività, incluse misure per rafforzare la concorrenza, in particolare nei servizi, e gli incentivi a innovare".