Se tutti i tasselli del piano messo a punto da alcuni fondi di Blackrock andranno a posto, e se l'assemblea dell'istituto ligure darà il suo via libera, per Carige si prospetta un aumento da circa 720 milioni di euro. Di questi, circa 313 milioni arriveranno dal bond subordinato sottoscritto lo scorso novembre dallo Schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi, il cui cda ha dato ieri il via libera alla conversione.
Sono queste le ultime novità emerse sul fronte della partita per la messa in sicurezza di Carige, la banca commissariata dalla Bce lo scorso gennaio. Quella messa in campo da Blackrock è "un'operazione con cui riteniamo che i problemi siano risolti definitivamente", ha spiegato il presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), Salvatore Maccarone, dopo che il consiglio dello Schema volontario "all'unanimita'" ha dato il via libera alla conversione del subordinato. "Un soggetto come Blackrock che ci mette una quantità di denaro importante, che è esperto in queste cose, che non è un soggetto che doveva fare l'operazione per forza e che quindi ha scelto liberamente di intervenire, fa pensare che ci siamo", ha aggiunto, dicendosi convinto che l'assemblea dello schema, prevista per il 14 maggio, darà il definitivo via libera.
L'operazione, che arriverà al vaglio della Bce il 17 maggio, prevede un aumento di capitale da 720 milioni 'tripartito': oltre alla quota che arriverà dal Fitd, una parte sarà riservata al gruppo americano e ai fondi che coinvolgerà nell'operazione e una terza sarà invece dedicata agli attuali azionisti, a partire dalla famiglia Malacalza, attuale socio di riferimento. Su questa, ha aggiunto Maccarone, "c'è l'impegno che tutto l'inoptato sarà sottoscritto dal gruppo di Blackrock, quindi c'è una garanzia di copertura dell'intero aumento di capitale".
Con il proprio intervento il Fitd salirà a circa il 43% dell'istituto "ma non vogliamo avere il controllo": a livello di governance i consiglieri "saranno assegnati in maniera proporzionale alle quote" ma "molto verosimilmente sarà Blackrock a nominare l'amministratore delegato". L'obiettivo è poi di uscire completamente dall'azionariato di Carige entro il 2023. Nel frattempo a Genova i commissari nominati dalla Bce, ovvero l'ex ad Fabio Innocenzi, l'ex presidente Pietro Modiano e Raffaele Lener, hanno incontrato i rappresentanti dei lavoratori.
"Sul fronte delle buone notizie ci hanno confermato che gli esuberi non saranno più di quelli previsti dall'attuale piano e che non ci saranno ulteriori interventi sulle retribuzioni dei lavoratori, che sono già fra le piu' basse del sistema bancario", ha spiegato ad AGI Alessandro Mutini, delegato Carige per First Cisl. È invece possibile che salga il numero delle filiali da chiudere, specialmente in alcuni territori, che comunque "non verranno abbandonati: l'idea è di spostare il personale creando delle filiali più grandi", sintetizza il sindacalista. Fra i rappresentanti dei lavoratori, tuttavia, c'è "preoccupazione per il clima interno" e anche la volontà "che si apra una vera discussione, che al momento non c'è" sul nuovo piano industriale.