Il 60,8% approva la misura relativa ai requisiti di pensionamento Quota 100, contro il 39,2% che non la gradisce, mentre il 45,3% apprezza il provvedimento di lotta alla povertà del Reddito di Cittadinanza, contro il 54,7% che non lo approva. Tuttavia il 59% degli italiani non è soddisfatto dell’operato di Governo, contro il 41% che lo è. Sono i principali risultati emersi dal sondaggio sul gradimento degli italiani per le misure economiche Reddito di Cittadinanza e Quota Cento, realizzato dall'istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 e diffuso dalla testata all’interno dell’approfondimento “Il Confine”.
Il dato cambia sensibilmente se si analizzano le opinioni dell’elettorato di riferimento della maggioranza: sono soddisfatti dell’operato dell’esecutivo il 90,4% degli elettori del M5s e l’88,8% degli elettori leghisti. Relativamente alle due misure economiche, sono d’accordo con il Reddito di Cittadinanza il 90,4% degli elettori del Movimento e l’89,8% degli elettori della Lega, mentre apprezzano Quota Cento il 97,2% degli elettori della Lega e il 90,4% degli elettori del M5s. La misura sulle pensioni piace anche all’opposizione, registrando il favore del 25,8% degli elettori di Centrosinistra.
Il sondaggio misura anche quale sia, tra i due, il provvedimento ha convinto di più gli elettori di riferimento del Governo: l’80,9% degli elettori della Lega preferisce Quota Cento, contro il 19,1% che sceglie il Reddito di Cittadinanza, mentre l’elettorato 5 Stelle predilige il Reddito di Cittadinanza nel 62,1% dei casi, contro il 37,9% che preferisce Quota Cento.
Sempre relativamente alla pensione, si registra in tutto l’elettorato una forte contrarietà al pensionamento a 67 anni: trovano giusto lavorare fino a questa età l’1% degli elettori M5s, lo 0,1% di quelli della Lega e lo 0% degli elettori di Centrosinistra. Interrogati su quale sarebbe la corretta età per la pensione, rispondono 62,5 anni gli elettori di Centrosinistra, 60,8 anni quelli della Lega e 61,2 anni i pentastellati (il dato è una media delle risposte).
Il campione si spacca in due di fronte alla domanda se sia giusto garantire agli stranieri le stesse prestazioni sociali fornite agli italiani. La risposta è “sì” per il 47,7%, mentre è contrario il 43,9%. Alto il numero di chi non sa rispondere: pari all’8,4%. Il dato cambia se si analizzano i diversi elettorati. È favorevole a fornire le stesse prestazioni solo il 19,6% degli elettori della Lega, contro il 53% degli elettori del M5s.
La ricerca analizza anche il rapporto tra gli italiani e le banche: per il 78,5% del campione non è giusto che lo Stato salvi una banca se è in difficoltà. Una contrarietà che con numeri più o meno alti si registra in tutto l’elettorato: è sbagliato per l’84,4% degli elettori M5s, l’81,1% degli elettori della Lega e anche il 67,2% degli elettori di Centrosinistra.