Perché si parla tanto di MacKenzie Bezos, scrittrice di best seller ed ex moglie di Jeff 
Perché si parla tanto di MacKenzie Bezos, scrittrice di best seller ed ex moglie di Jeff 

Perché si parla tanto di MacKenzie Bezos, scrittrice di best seller ed ex moglie di Jeff

paolo fiore
  Jeff Bezos e MacKenzie Tuttle 
 (Afp) -   Jeff Bezos e MacKenzie Tuttle 

Laureata a Princeton, scrittrice di talento (a detta di un premio Nobel), mamma, discreta moglie di. MacKenzie Tuttle ha sposato l'uomo più ricco del pianeta quando era un manager con l'idea di vendere libri online. È stata sempre due passi dietro al marito, contribuendo al suo successo. Ma solo adesso che divorzia da Jeff Bezos e si avvia a diventare una delle donne più ricche del pianeta, si è ritrovata con i fari puntati in faccia. E anche il New York Times si è chiesto: “Chi è MacKanzie Bezos?”.

L'incontro con (la risata di) Jeff Bezos

MacKenzie Tuttle non ancora Bezos nasce il 7 aprile 1970. Nel 1992 si è appena laureata con il massimo dei voti in una delle più prestigiose università del mondo, Princeton. Inizia a lavorare come assistente amministrativa nel fondo speculativo D. E. Shaw, dove Bezos - 28 enne - è vicepresidente. Non è il lavoro dei suoi desideri, ma serve per pagarsi le bollette mentre lavora al primo romanzo. Questo è MacKenzie Tuttle non ancora Bezos: un'aspirante scrittrice. Programmi ribaltati da una caratteristica risata, quella di Jeff. “Il mio ufficio era accanto al suo – ha raccontato in una rara intervista a Vogue – e sentivo tutto il tempo quella favolosa risata.

Come avrei potuto non innamorarmi?”. Lui è un manager espansivo almeno quanto la sua risata, lei una timida romanziera. Tre mesi dopo, i due si fidanzano e nel '93 sono marito e moglie. MacKenzie Bezos non più Tuttle segue Jeff e le sue idee a Seattle, dove nel 1994 nascerà Amazon. All'inizio “solo” una libreria online. È in questa prima fase che MacKenzie ha un ruolo decisivo. Pare abbia contribuito a scegliere il nome della società, tiene la contabilità in un momento in cui non è certo possibile sperperare denaro e finisce anche ad inscatolare pacchi da spedire.

La carriera di scrittrice

Nel 1999 MacKenzie ha il primo dei sui quattro figli con Bezos. Nello stesso anno, visto che l'azienda si allarga molto più rapidamente della famiglia, la coppia passa da un appartamento in affitto in un sobborgo di Seattle a una villa da 10 milioni di dollari. Adesso i figli hanno più bisogno di una madre più di quanto Amazon non avesse necessità di una mano. MacKenzie frequenta sempre meno gli uffici della compagnia. Ma tra scatoloni, miliardi e pannolini, a essere sacrificata è la carriera letteraria. Eppure la penna della signora Bezos pare brillante.

A Princeton incrocia il premio Nobel per la Letteratura Toni Morrison, che la definisce “una delle migliori allieve che abbia mai avuto nei miei corsi di scrittura creativa”. Non si tratta di parole di circostanza: Morrison crede in MacKenzie e la presenta alla sua potente agente letteraria, Amanda Urban. Una donna che ha avuto tra i propri clienti gente come Bret Easton Ellis, Cormac McCarthy e Haruki Murakami. La gestazione del primo romanzo di MacKenzie, spesso costretta a scrivere nei ritagli di tempo, è lunga più di un decennio.

“The Testing of Luther Albright” arriva nelle librerie nel 2005, pubblicato da Harper Collins. Buone critiche, vendite scarse. Morrison incensa la sua discepola: “MacKenzie Bezos ha prodotto una rarità: un romanzo sofisticato che spezza e gonfia il cuore. Un scavo nelle sfumature del terrore quotidiano”. Il New York Times Book Review lo definisce “assolutamente originale e convincente”. Con i figli più grandicelli e Amazon diventato gigante, i tempi del secondo romanzo si accorciano. Nel 2013 arriva “Traps”, edito da Knopf. Nei ringraziamenti, MacKenzie cita Jeff, definendolo “il mio lettore più devoto”.

Pare infatti che il fondatore di Amazon abbia sempre spinto la moglie. Eppure, non manca chi ipotizza che essere la moglie di non abbia giovato alla sua carriera. Contro Amazon si rivolgono le dita di piccoli editori e librerie indipendenti che imputano alla piattaforma di e-commerce la castrazione del mercato. Un manager (che ha però voluto rimanere anonimo) ha confidato al New York Times che alcuni librai si sarebbero effettivamente rifiutati di vendere i romanzi di MacKenzie nei propri scaffali.

Tra riserbo e miliardi

Neppure negli ultimi anni, con il marito sempre più ricco e palestrato, MacKenzie ha abbandonato il proprio riserbo. Rare le sue apparizioni, ancor di più interviste ed interventi pubblici. Niente paparazzate in questi giorni, mentre il quasi ex marito si è fatto vedere ai Golden Globe in atteggiamenti più che amichevoli con la nuova compagna, Lauren Sanchez.

L'annuncio del divorzio pare consensuale: la coppia parla di “continuare a condividere le vite come amici, genitori e soci”. Lo scorso settembre, ha lanciato “Day One”, un fondo da 2 miliardi che aiuterà i senzatetto e si propone di creare una “rete di nuovi asili nido di alto livello, ispirati al metodo Montessori e senza scopo di lucro nelle comunità a basso reddito”. Sarà questa, tra scrittura e filantropia, la vita di MacKenzie, donna più ricca del pianeta?

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