"I differenziali di rendimento dei titoli di Stato dell’area dell’euro si sono mantenuti sostanzialmente stabili, a eccezione di quelli italiani che hanno evidenziato una notevole volatilità". E' quanto emerge dall'ultimo bollettino economico della Bce secondo cui la volatilità dello spread italiano è legata alla "perdurante incertezza politica" presente nel Paese. "È necessario proseguire gli sforzi di risanamento delle finanze pubbliche nel pieno rispetto del Patto di Stabilità e Crescita" ed "è particolarmente preoccupante la circostanza che la più ampia deviazione rispetto agli impegni assunti si riscontri in Italia, un paese in cui il rapporto tra debito pubblico e Pil è notevolmente elevato". E' scritto ancora nel bollettino nel quale si avverte che "il forte indebitamento" rende tali Stati "vulnerabili a eventuali futuri episodi di flessione economica o di instabilità dei mercati". Per quanto riguarda le previsioni, "il rapporto tra disavanzo pubblico e Pil nell’area dell’euro dovrebbe scendere dall’1,0
per cento del 2017 allo 0,6 per cento nel 2021, con un temporaneo peggioramento nel 2019". "Il più elevato disavanzo - si sottolinea quindi - è in parte il risultato di un
notevole peggioramento del saldo di bilancio previsto in Italia, in seguito all’espansione fiscale inserita nei documenti programmatici di bilancio che violerebbe gli impegni presi nell’ambito del Patto di stabilità e crescita (PSC)". È particolarmente preoccupante la circostanza che la più ampia deviazione rispetto agli impegni assunti si riscontri in Italia, un paese in cui il rapporto tra debito pubblico e Pil è notevolmente elevato".