È di circa 10 miliardi di euro l'ammontare dei tagli alla versione originale della manovra di bilancio che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, si sono impegnati far passare in Parlamento per chiudere l'accordo con la Commissione europea e evitare la procedura per deficit eccessivo legata al debito. "Lo sforzo addizionale presentato ora dell'Italia per il 2019 ammonta a 10,25 miliardi di euro", ha detto il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, in una conferenza stampa per presentare le decisioni del collegio.
Nei 10 miliardi di euro di tagli promessi dal governo, saltano agli occhi 4,2 miliardi di riduzione degli investimenti il prossimo anno, che si aggiungono a 4,6 miliardi di risparmi per il rinvio e la rimodulazione del reddito di cittadinanza e di quota 100. Il governo si è anche impegnato a aumentare le tasse su scommesse e gioco d'azzardo per 450 milioni. Inoltre, 2 miliardi di spesa prevista per il 2019 saranno congelati e saranno sbloccati a meta' anno solo se la traiettoria del deficit sarà in linea con le previsioni.
Altre limature al deficit strutturale sono arrivate dal ridimensionamento degli obiettivi di crescita dall'1,5% all'1%. Infine, la Commissione ha concesso 3,15 miliardi di flessibilità per la ricostruzione del ponte di Genova e la messa in sicurezza di altre infrastrutture.
"Il deterioramento strutturale è stato abbassato dallo 0,8% nella versione originale del progetto di bilancio 2019 a zero nella proposta di oggi", ha spiegato Dombrovskis. In teoria anche questo non sarebbe bastato all'Italia per evitare una deviazione grave dalle regole, che esigono il miglioramento del deficit strutturale di almeno lo 0,1% di Pil su base annuale. Ma la Commissione ha fatto un altro piccolo sconto pari allo 0,1% di Pil, ricorrendo al precedente del Belgio che non si e' visto infliggere una procedura malgrado un deficit strutturale piatto.