La Commissione europea non raccomanderà l'avvio di una procedura per deficit eccessivo legata al debito solo se il Parlamento adotterà tutte le misure contenute nell'accordo sulla manovra di bilancio, compreso il congelamento di 2 miliardi di spese per il 2019. E' quanto emerge dalla lettera che il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, e i commissari Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici hanno inviato al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro dell'Economia, Giovanni Tria.
"Prendiamo debitamente atto delle misure di bilancio che il Governo italiano intende sottoporre al Parlamento come emendamento del progetto di legge di bilancio, che ci sono state comunicate con la lettera trasmessa alla Commissione", si legge nel testo della missiva. "L'adozione di tali misure - compresa la prevista clausola di salvaguardia (il meccanismo di "congelamento") - nella legge definitiva sul bilancio 2019 che il Parlamento italiano dovrà votare prima della fine di quest'anno, permetterebbe alla Commissione europea di non raccomandare l'avvio di una procedura per disavanzo eccessivo a questo stadio", hanno detto Juncker, Dombrovskis e Moscovici. La lettera contenente gli impegni assunti dal governo italiano non è stata ancora resa pubblica. La Commissione ha anche annunciato che intende continuare "a seguire gli sviluppi di bilancio in Italia, ed in particolare l'esecuzione del bilancio 2019".