Dalle ostriche vendute a Bergamo e diventate un caso di successo grazie all'ecommerce iloveostrica.it, a LuisadiMauro.com un negozio di scarpe di Certaldo (Firenze) che grazie a Internet oggi fattura 5 milioni di euro, ha aperto 12 sedi nel mondo e dà lavoro a 42 persone, fino ai tartufi di Forcoli (Pisa), che Savinitartufi.it esporta in 47 paesi, sempre grazie alla Rete.
Sono alcune delle 27 aziende protagoniste alla Camera dove si è tenuto il Wwworkers Camp 2018: la quarta edizione dell'appuntamento, chiamato non a caso (Re)Made in Italy, che riunisce ogni anno piccoli imprenditori, artigiani, contadini digitali che stanno reinterpretando mestieri tradizionali in chiave 2.0. A organizzare l'evento proprio la community che si è creata intorno a wwworkers.it, iniziativa nata nel 2013, dall'intuizione di Giampaolo Colletti.
Impresa al femminile 2.0
Nel corso dell'evento è stata anche premiato il Progetto Quid, impresa al femminile, basata a Verona, che produce abiti e accessori partendo dalle eccedenze di tessuti e che dà lavoro a persone svantaggiate: ex detenute, persone con invalidità o che escono da dipendenze. Nata nel 2013, oggi fattura 2 milioni di euro anche grazie all’ecommerce. "Una realtà che si è distinta per aver declinato un ruolo sociale nel fare impresa aver valorizzato il capitale umano e ripensato una filiera sostenibile ed etica" ha spiegato Antonio Palmieri, dell'Intergruppo Parlamentare Innovazione, che ha collaborato all'iniziativa.
Anche Velasca e AddioPizzoStore
La serra idroponica di Sfera e la spirulina di Apulia Kundi
Il cibo del futuro viene anche dalla Puglia. A produrre spirulina ci stanno pensando 4 ricercatori che hanno fondato una startup Apuliakundi, presente anch'essa alla Camera. Coltivano questa microalga caratterizzata da un elevato valore nutrizionale e da un basso impatto ambientale, definita dalla FAO il cibo del futuro. La loro si chiama SpirulinaK, è biologica, naturale, pura al 100% e Made in Italy.
Sempre in chiave Green, Luigi Galimberti ha portato alla Camera la sua Sfera: una serra idroponica super accessoriata. Durante la crisi economica Luigi Galimberti ha deciso di reinventarsi ripartendo dalla terra e creando a Grosseto la più grande serra hi-tech d’Italia. Oggi è un’eccellenza nel panorama dell’agritech europeo.
Il vero popolo della Rete
"Questo - ha dichiarato Antonio Palmieri - è il vero popolo della Rete. Siete il popolo della Rete - ha ribadito rivolgendosi agli imprenditori - coloro i quali cioè non aspettano che qualcun altro risolva un loro problema, occupazionale come di attività, ma hanno deciso di prendere in mano il proprio destino, creando imprese nuove, o rinnovando imprese antiche in modo nuovo". L'auspicio è che "possano essere esempi contagiosi, perché di questo abbiamo bisogno oggi" e che possano aiutare le "istituzioni" ad adottare le soluzioni più efficaci.