L'Ocse, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, avverte che l'economia italiana "ha perso slancio e resterà debole": l'allarme è contenuto nell'Economic Outlook che ha rivisto al ribasso le sue stime del prodotto interno lordo (Pil) italiano per il 2018 e per il 2019, portandole rispettivamente all'1% dal +1,2% della previsione di settembre e allo 0,9% dall'1,1%.
Per il 2020 l'Ocse prevede una crescita dello 0,9%. Si tratta di valori nettamente inferiori rispetto alle previsioni del governo, che nel Def prevede un Pil in crescita dell'1,8% nel 2018, dell'1,5% nel 2019 e dell'1,6% nel 2020. Anche l'Istat stima una crescita del Pil più bassa nel 2018 e nel 2019, rispettivamente all'1,1% e all'1,3%. L'Ocse boccia anche i conti pubblici del governo e prevede un disavanzo al 2,5% del Pil nel 2019 e al 2,8% nel 2020, contro il 2,4% e il 2,1% stimati dall'esecutivo. Inoltre, stima un debito pubblico non più in calo, ma in rialzo, intorno al 130% del Pil (Il Giornale).
L'Italia è percepita come un rischio per l'Europa
"Con l'alto debito e la bassa crescita della produttività italiani", spiega l'Outlook, "la politica fiscale espansiva" disegnata dal governo "rischia di far rimanere, o addirittura alzare, i premi al rischio sul debito sovrano", fattore "che peserà sulla crescita", farà aumentare "gli oneri finanziari per famiglie e imprese e la sfiducia, riducendo la crescita degli investimenti e dei consumi" e danneggerà "i bilanci delle banche e i coefficienti patrimoniali, il che potrebbero portare a minori prestiti". Per tutti questi motivi, secondo l'Ocse, l'Italia è "uno dei rischi che pesano sull'Europa" (Milano Finanza).
Allarma l'abbandono della strada delle riforme
L'organizzazione di Parigi chiede all'Italia di "proseguire sulla strada delle riforme economiche e sociali e di portare avanti una prudente politica di bilancio, se vuole migliorare la coesione sociale e stimolare la crescita".
Bocciati quota 100 e reddito di cittadinanza
L'Ocse boccia poi alcune delle principali misure messe in cantiere dal governo Conte, tra cui quota 100 e il reddito di cittadinanza. "La riduzione dell'età pensionabile - si legge nell'Economic Outlook - peggiorerà la disuguaglianza intergenerazionale, aumentando la già alta spesa pensionistica e ridurrà la crescita a lungo termine, riducendo l'età lavorativa della popolazione".
Inoltre, aggiunge il rapporto, il governo "ha giustamente l'obiettivo di aiutare i poveri, ma data la sua composizione, i benefici sulla crescita di queste misure saranno probabilmente modesti, soprattutto a medio termine. Il reddito minimo garantito rafforza notevolmente i programmi anti-povertà, ma per essere efficace e contenere i costi il governo deve accelerare le riforme per migliorare la ricerca di lavoro e i programmi di formazione, nonchè politiche di inclusione sociale" (RaiNews).
Su tutto, il rallentamento dell'economia globale
Per l'Ocse la crescita globale rallenta e cresce il rischio di inflazione. L'organizzazione parigina taglia le sue previsioni di crescita mondiale che, dopo avere raggiunto l'apice nel 2018, al 3,7%, rallenterà al 3,5% nel 2019 e nel 2020.
Tra i molteplici indizi che puntano a una frenata globale, sia pure da livelli robusti, l'Ocse annovera la guerra commerciale tra Usa e Cina, l'aumento dei prezzi del petrolio, l'abbandono delle politiche monetarie accomodanti e anche l'indebolimento delle commesse industriali, sia nei paesi avanzati sia in quelli emergenti e una crescita degli investimenti minore del previsto.
Dietro l'angolo l'Ocse vede anche un aumento dei prezzi, trainato dall'aumento del petrolio e dalle future strette monetarie.