"Un'ulteriore stretta nelle politiche di bilancio rischierebbe di 'aggravare' il rallentamento in atto". Lo si legge nel 'Rapporto sui fattori rilevanti' inviato dal ministero dell'Economia alla Commissione europea insieme al nuovo Dpb. "Il primo fattore rilevante in questa relazione sono gli sviluppi ciclici - spiega il documento - Sin dall'inizio dell'anno l'area euro ha registrato un rallentamento dell'export e della produzione industriale. L'industria manifatturiera italiana orientata all'esportazione è stata significativamente colpita dal rallentamento dell'export mondiale e dalle misure protezionistiche adottate da Stati Uniti e da altri paesi. Questo rallentamento arriva dopo anni di crisi economica, durante i quali politiche di bilancio restrittive hanno aumentato il numeratore del rapporto deficit e debito, ma non il denominatore, ovvero il Pil. Il governo italiano giudica che un'ulteriore stretta fiscale - del valore di 0,6 punti percentuali di Pil in termini strutturali se l'Italia dovesse rispettare completamente le Raccomandazioni specifiche per Paese della Commissione Ue - rischierebbe di aggravare il rallentamento in atto".