Battuta d'arresto per l'economia italiana: secondo le ultime stime dell'Istat nel terzo trimestre il Pil resta invariato rispetto al trimestre precedente, mentre il tasso tendenziale si attesta a +0,8%. L'economia risulta stagnante, "segnando una pausa nella tendenza espansiva in atto da oltre tre anni", sottolinea l'Istituto di statistica.
La variazione acquisita per il 2018 è pari a +1,0%. Ma il governo assicura che si tratta di uno 'stop' previsto e che con le misure contenute nella manovra ci sarà un'inversione di rotta. "È uno stop congiunturale, l'avevamo previsto. Per questo abbiamo deciso una manovra espansiva. La manovra mira a invertire questo trend", afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine dei lavori del Tech Summit di New Delhi.
Di Maio assicura: "Con la manovra torneranno Pil e felicità"
Sulla stessa linea il vicepremier Luigi Di Maio. "Purtroppo dal punto di vista internazionale c'è stata una serie di fattori che incidono sulla congiuntura economica generale", ha spiegato a margine dell'audizione al Copasir, "ma vedrete che con la 'manovra del popolo' non solo il Pil ma la felicità dei cittadini si riprenderà".
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, da Ivrea, ha lanciato un monito all'esecutivo: "Se i risultati della crescita non ci saranno nei prossimi mesi è colpa esclusiva di questo governo e della politica economica che realizza, non di altri". "Siamo a disposizione del Paese e del governo per fare proposte intelligenti e di buon senso che non antepongano questioni ideologiche alle spiegazioni economiche di un grande Paese come l'Italia", aggiunge.
Dall'opposizione, Matteo Renzi si è dice "preoccupatissimo per il Pil": "è un dato che fa paura, il Paese è bloccato e isolato". Ancora più duro su Twitter il segretario del Pd, Maurizio Martina: "L'economia italiana si blocca dopo la ripresa di questi anni. Le scelte folli di questo governo ci stanno riportando indietro tutta, vanificando i sacrifici degli italiani. Ladri di futuro".
Negli ultimi tre mesi economia stagnante, spiega l'Istat
Tornando ai dati l'Istat spiega che nel terzo trimestre "la dinamica dell'economia italiana è risultata stagnante, segnando una pausa nella tendenza espansiva in atto da oltre tre anni. Giunto dopo una fase di progressiva decelerazione della crescita, tale risultato implica un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che passa allo 0,8%, dall'1,2% del secondo trimestre".
Questa stima, che ha natura provvisoria, prosegue l'Istat, "riflette dal lato dell'offerta la perdurante debolezza dell'attività industriale - manifestatasi nel corso dell'anno dopo una fase di intensa espansione - appena controbilanciata dalla debole crescita degli altri settori". Il terzo trimestre del 2018 ha avuto due giornate lavorative in piu' rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero rispetto al terzo trimestre del 2017, precisa l'Istituto di statistica.
La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca e dei servizi e di una diminuzione in quello dell'industria. Dal lato della domanda, la stima provvisoria indica un contributo nullo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.