Sale ancora l'inflazione in Turchia, dopo che ad agosto il dato ha toccato il 18% su base annua, livello mai raggiunto dal 2003, a causa della perdita di valore della lira turca rispetto al dollaro. Una mazzata per i consumatori, che hanno visto i costi relativi i trasporti salire del 27,3% su base annua, così come cibo e bibite analcoliche, salire del 19,75%. Balzati del 32,13% i prezzi alla produzione.
Dati allarmanti che segnano un peggioramento rispetto allo scorso luglio, quando l'inflazione si era attestata al 15,85%. I dati sono stati resi noti dall'istituto di statistica turco (Tuik), le cui stime relative questi ultimi due mesi si sono rivelate troppo ottimistiche rispetto alla perdita del 42% del valore della lira turca rispetto al dollaro dall'inizio dell'anno. Una perdita accelerata dai dazi e dalle sanzioni con cui gli Stati Uniti hanno voluto colpire la Turchia, reazione alla mancata liberazione del pastore evangelico Andrew Brunson, in carcere dall'ottobre 2016. La Banca Centrale turca ha garantito che "saranno prese tutte le misure necessarie per stabilizzare i prezzi".