Quando a marzo Foot Locker ha annunciato che chiuderà più di 100 negozi negli Usa quest'anno, subito si è gridato all'apocalisse delle vendite al dettaglio. Ma la crisi, ha detto a Quartz l'amministratore delegato, Dick Johnson, non c'entra. La catena di calzature sportive ha chiuso circa 1.000 negozi negli ultimi dieci anni, ma ciò cui bisogna realmente prestare attenzione, ha detto Johnson, sono i nuovi negozi che sta aprendo.
In sostanza il piano è di avere meno negozi, ma che offrano esperienze migliori per i clienti. Far sì, insomma, che andare in negozio sia una tale figata da non competere in alcun modo con l'e-commerce Perché in effetti il cambiamento in gran parte del settore delle vendite al dettaglio c'è e nessuno può negarlo, ma le ragioni sono molteplici. Negli Usa il ritmo record delle chiusure di negozi deriva da una sovrabbondanza di spazi commerciali, combinato con i cambiamenti nelle abitudini d'acquisto, in particolare l'ascesa dell'e-commerce. I consumatori amano ancora visitare i negozi, ma le aziende ora si chiedono cosa possono fare per rendere le visite veramente imprescindibili. Ora più che mai, uno spazio fisico deve offrire un'esperienza unica.
Lo hanno capito, per esempio, alla Nike: in alcuni negozi sono stati installati campi da basket. Per questo, dice Johnson, Foot Locker sta personalizzando i negozi lavorando con artisti locali e influencer, ma senza escludere la possibilità di ospitare un barbiere o un servizio di lavanderia per le scarpe. "La vera notizia non è che stiamo chiudendo 100 negozi", ha insistito Johnson. "ma che ne stiamo aprendo 40 e diventeranno luoghi davvero speciali per i nostri clienti".
Le cifre, intanto parlano chiaro: anche se il numero di negozi è passato da 3.785 nel 2008 a 3.310 a febbraio 2018, le vendite dell'azienda sono cresciute. È vero che molti negozi chiudono, ma avere meno negozi di migliore qualità può anche essere una strategia aziendale per il futuro. Johnson ha anche sottolineato la preparazione di Foot Locker per un mondo sempre più digitale e non a caso uno dei maggiori investimenti dell'azienda sarà nell'analisi e nell'utilizzo dei dati.