Accordo storico in Germania sull'orario di lavoro di 28 ore settimanali tra il sindacato dei metalmeccanico IG Metall e gli industriali. Le parti hanno siglato un'intesa pilota, che fa da apripista in Europa e sta già suscitando reazioni e interesse in tutta l'area comunitaria. Previsto anche un incremento del salario pari al 4,3%.
L'accordo è stato firmato nel Baden-Wurttemberg (la regione che ospita gli impianti di Porsche e e Daimler) e riguarderà 900mila lavoratori, ma il sindacato punta ad estenderlo ai 3,9 milioni di operai del Paese. Gli addetti con contratti a tempo indeterminato potranno ridurre, su base volontaria, la loro settimana lavorativa da 40 a 28 ore per un periodo limitato di 6 a 24 mesi, tornando poi al lavoro alle stesse condizioni che avevano in precedenza. Chi sceglierà le 28 ore per occuparsi dei figli piccoli o di parenti malati o perché svolge un lavoro usurante non subirà neanche il taglio dello stipendio, a fronte del taglio delle ore. Un punto, quest'ultimo, sul quale sindacati e aziende si erano scontrati duramente. Le imprese hanno ottenuto dal canto loro la possibilità di estendere la settimana lavorativa a 40 da 35 ore sempre per i dipendenti che vorranno farlo su base volontaria. I sindacati avevano minacciato uno sciopero a tempo indeterminato se le loro richieste non fossero state soddisfatte, una protesta che nel settore non si sarebbe vista dal 2003.
In Italia è arrivato un deciso apprezzamento per l'accordo dalla segretaria generale della Cgil Susanna Camuso: "Da tempo diciamo che i salari devono crescere e dal punto di vista dell'orario, siamo di fronte ad una novità importante, cioè che la flessibilità viene vissuta in ragione delle scelte dei lavoratori e non unicamente delle esigenze della produzione, senza riduzione del salario. Mi pare che questa sia una interessante sperimentazione".