Mark Zuckerberg ha aggiunto un nuovo tassello nella strategia annunciata lo scorso 12 gennaio per cambiare Facebook nel 2018: dopo le critiche per il proliferare, in passato, di "fake news" da fonti inattendibili, il fondatore del social network più usato al mondo ha deciso di delegare il processo di selezione dell'autorevolezza delle fonti di notizie (testate tradizionali, tv, radio e siti) agli stessi 2 miliardi di utenti. Saranno loro a decidere.
"La scorsa settimana ho annunciato un cambiamento importante nel news feed", ha scritto Zuckerberg il 19 gennaio in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. "Ogni utente vedrà meno contenuti pubblici, tra cui notizie, video e post pubblicati dalle aziende. Dopo questo cambiamento, prevediamo che le notizie rappresenteranno circa il 4% dei contenuti, rispetto a circa il 5% di oggi. Questo è un grande cambiamento, ma sappiamo che le notizie saranno sempre un modo fondamentale per far cominciare le discussioni tra le persone".
Zuckerberg ha quindi annunciato la seconda novità del 2018, che riguarderà la qualità delle notizie: "Per assicurarci che le news che visualizzate, anche se saranno di meno, siano di alta qualità, ho chiesto al nostro team di assicurarsi di dare priorità a notizie attendibili, informative e locali". Il lavoro sulle "fonti attendibili", comincerà la prossima settimana, ha annunciato.
Il motivo? Un ostacolo alla disinformazione e alla polarizzazione
Il motivo lo spiega poco più avanti: "C'è troppo sensazionalismo, disinformazione e polarizzazione [delle opinioni] nel mondo di oggi", ha aggiunto Zuckerberg. "I social media consentono alle persone di diffondere informazioni più velocemente che mai, e se non affrontiamo nella maniera corretta questi problemi, finiremo per amplificarli. Ecco perché credo che sia importante che il nostro News Feed promuova notizie di alta qualità, quelle che contribuiscono a creare il senso comune".
La domanda che pare abbia tormentato Zuckerberg in queste settimane è: come si decide una fonte autorevole nella galassia dell'informazione online? "Potremmo provare a prendere questa decisione da soli", ha confessato il numero uno di Facebook, "ma è qualcosa che non ci faceva sentire del tutto a nostro agio. Abbiamo preso in considerazione la possibilità di chiedere ad esperti esterni, ma sapevamo che probabilmente non avrebbero risolto il problema dell'obiettività. Oppure potevamo chiederlo a voi - la community - e quindi sarà il vostro feedback a determinare la classifica". Ecco la risposta.
Saranno gli utenti a decidere: ecco come funzionerà la soluzione
Zuckerberg quindi ha deciso di affidare ad ognuno dei circa due miliardi di utenti mensili del suo social di stilare la propria personale classifica su quali siano le fonti attendibili dell'informazione, quelle a cui credere, quelle che hanno sufficiente autorevolezza per comparire sulle bacheche. "Funzionerà così", ha continuato Zuckerberg.
"Tra i sondaggi sulla qualità del nostro servizio, chiederemo alle persone se conoscono una certa fonte giornalistica [un sito, un giornale, una tv] e se si fidano di quel media. Crediamo infatti che alcune testate gioralistiche abbiano fiducia soprattutto dai propri lettori, mentre altre siano invece riconosciute come testate autorevoli anche da chi non le segue direttamente". Incrociando le risposte degli utenti quindi, il social deciderà quali testate avranno priorità nel feed, quali no. Dando così priorità alla diffusione della fiducia che ha un media, piuttosto che alla sola credibilità dei suoi 'fan'.
L'effetto possibile sulle testate
Si comincia a configurare quindi la risposta di Zuckerberg al problema delle fake news. Per effetto di questo cambiamento, è possibile che le testate che saranno considerate più autorevoli avranno maggiore spazio sulle home degli utenti, e quindi probabilmente un buon incremento di traffico, mentre quelle considerate meno autorevoli vedranno calare ulteriorment il 'reach' (il numero di persone raggiunte per ogni contenuto pubblicato) e di conseguenza il traffico sul loro sito.
"La mia speranza è che questo aggiornamento sulle notizie attendibili e quello della scorsa settimana sulle interazioni significative possa contribuire a rendere il tempo speso su Facebook un tempo ben speso", ha concluso Zuckerberg nel suo post.