MyFoody è una piattaforma che ha l’obiettivo di valorizzare i prodotti alimentari a rischio spreco. Con software e app, mette in connessione i punti vendita, che hanno eccedenze disponibili, con i consumatori, permettendo ai primi di segnalare le proprie offerte e ai secondi di fare una spesa economica (quelli della rete MyFoody sono scontati del 50%), etica e di impatto, grazie alla geolocalizzazione.
Costituita come società nel 2014, MyFoody è stata accelerata prima da ImpactHub di Firenze, poi (grazie al bando Alimenta2Talent) presso il Parco Tecnologico Padano di Lodi. Attualmente è fra le 9 startup del secondo programma di accelerazione StartupBootCamp Foodtech a Roma.
MyFoody ha anche vinto nel 2014 la Call 1 del Chest Project, iniziativa europea che ha premiato i migliori 35 progetti europei di social innovation, e partecipato al Web Summit di Lisbona nel 2016. Sette i componenti del team: fra questi Francesco Giberti (ceo e founder), Luca Masseretti (si occupa della parte amministrativa e finanziaria) e Alessandro Di Paola, ingegnere aerospaziale (si occupa di sviluppo del prodotto).
“Tutto è partito da un pacchetto di biscotti acquistati per caso in un piccolo negozio durante un soggiorno studio in Belgio - ha raccontato Francesco Giberti, 30 anni - biscotti a pochi giorni dalla data di scadenza, venduti a prezzo pieno. Come era possibile? Perché avrei dovuto pagare il prezzo pieno per un prodotto vicino alla scadenza? Non era conveniente né per me né per chi li stava vendendo, che si sarebbe trovato ad avere molte eccedenze”. Era il 2012. “Nel 2016 abbiamo chiuso un angel round - ha continuato - che ci ha permesso di sviluppare il prodotto e testarlo”.
Prima di entrare nell’acceleratore foodtech di Roma, MyFoody ha avviato una collaborazione con “Coop e Unes: attualmente siamo presenti a Milano, Torino, Civitavecchia, Roma, Colleferro e Viterbo”. Per il team di MyFoody i mesi di accelerazione a StartupBootCamp Foodtech sono funzionali all’obiettivo del 2018. “Siamo in fundraising e vorremmo chiudere un round per il primo trimestre. Siamo focalizzati su questo tema e ci hanno aiutato a costruire il round e facilitato il networking con investitori e partner industriali”. Oltre al round, tra gli obiettivi del prossimo anno c’è anche l’Europa. “In particolare, siamo in contatto con le catene della grande distribuzione scandinave, dove il tema etico dello spreco alimentare è molto sentito”.