Tra la casa automobilistica Ford e la catena statunitense Domino's Pizza è accordo fatto: le due società hanno avviato una partnership che le porterà nel 2021 alla consegna a domicilio delle pizze a bordo di auto senza pilota. E quindi senza fattorino. Come reagiranno i consumatori a questa novità che, di sicuro, li scomoda di più rispetto ad oggi?
L'esperimento che fa uscire di casa i clienti
Un esperimento appena inaugurato nella cittadina di Ann Arbor, nel Michigan, servirà proprio a capirlo. Per circa un mese, clienti selezionati a caso al momento dell'ordine vedranno arrivare sotto casa una Ford Fusion ibrida a guida autonoma. In realtà per il momento c'è un passeggero a bordo, un tecnico Ford, ma il suo compito è soprattutto quello di raccogliere dati sulla precisione delle spedizioni e sulle reazioni dei consumatori. Quando la macchina si trova nei pressi dell'indirizzo di consegna, il cliente riceverà un messaggio sul cellulare con il codice da inserire per sbloccare lo sportello posteriore dell'automobile. A quel punto, toccherà a lui uscire fuori casa, dialogare con uno schermo touch screen e prelevare la pizza dagli appositi contenitori.
Un terreno sconosciuto
"Crediamo sia un'ottima occasione di business", ha detto al New York Times Sherif Marakby, vice presidente dei veicoli autonomi Ford. Ma il vero scoglio è l'accoglienza dei consumatori: "Nessuno sa davvero cosa accadrà quando i clienti si dirigeranno verso l'auto. Non c'è interazione umana. Cosa accade se ci si avvicina alla macchina nella direzione sbagliata? Alle persone dispiacerà dover uscire di casa? Dobbiamo capire ogni cosa", ha spiegato Dennis Maloney, capo del settore digitale di Domino's.
I benefici: niente mancia e più lavoro
Ma dov'è il guadagno? Per i clienti è semplice: non essendoci un fattorino, il risparmio è sulla mancia. Quanto alla Domino's, tutto fa pensare a un taglio del costo della forza lavoro, ma dalla società che impiega 100mila corrieri in tutto il Paese, rassicurano: "Possiamo impiegare le auto laddove c'è mancanza di risorse oppure incrementare le consegne nei periodi più caldi. Ma continueremo a lavorare con persone in carne ed ossa a lungo. Non è una questione di riduzione dei costi".