Ci sono voluti 894 giorni per ottenere l’approvazione e ora, tra stop e rinvii, il ddl Concorrenza è legge. Il testo, che interessa farmacisti, albergatori, liberi professionisti e molti altri, ha incassato la fiducia del Senato con 146 sì e 113 no.
Ecco alcuni dei punti fondamentali della legge
- Rc Auto. torna il tacito rinnovo: E' uno dei temi ritoccati nell'ultimo passaggio parlamentare. Un emendamento approvato in Commissione attività produttive reintroduce il meccanismo del tacito rinnovo delle polizze in scadenza del ramo danni.
- Sconti obbligatori: Previsti sconti per i clienti che installano la scatola nera, accettano di sottoporre il veicolo a ispezione o di collocare un dispositivo che impedisce alla persona di accendere il motore se ha bevuto troppo. Tariffe più basse anche per gli automobilisti 'virtuosi' che risiedono nelle aree a più alta sinistrosità e con prezzi medi maggiori. I criteri per applicare la scontistica saranno indicati dall'Ivass a cui spetta anche la verifica. Nel caso di mancato sconto sono previste sanzioni amministrative per le assicurazioni da 5.000 euro a 40.000 euro.
- Energia, slitta la fine del mercato tutelato: Slitta dal 1 gennaio al 1 luglio 2019 la fine del mercato di maggior tutela per l'energia elettrica e il gas. Arriva, inoltre, la possibilità di rateizzare le maxi-bollette causate da ritardi o disguidi dovuti al fornitore del servizio.
- Odontoiatri: Ogni società deve avere un direttore sanitario iscritto all'albo degli odontoiatri e possono operare solo i soggetti in possesso di titoli abilitanti. La norma è stata introdotta durante l'ultimo esame in commissione Attività produttive alla Camera.
- Uber: Entro un anno dall'entrata in vigore del ddl il governo è delegato ad adottare un decreto legislativo per la revisione della disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea, come Uber e Ncc.
- Cambio operatore, tv o telefono: I clienti dovranno essere informati in partenza di quali spese dovranno affrontare in caso di cambio operatore per il telefono o l'abbonamento tv. Cambiare operatore e annullare un contratto (con il recesso) sono operazioni che il consumatore potrà fare anche per via telematica. Il contratto non potrà essere superiore ai 24 mesi. Semplificate le procedure di migrazione tra operatori di telefonia mobile.
- Avvocati: L'esercizio della professione forense in forma societaria è consentito a società di persone, a società di capitali o a società cooperative iscritte in un'apposita sezione speciale dell'albo tenuto dall'ordine territoriale nella cui circoscrizione ha sede la stessa società.
- Notai: Il numero dei notai sale a uno ogni 5mila abitanti (oggi sono uno ogni 7mila abitanti). Il registro delle successioni sarà tenuto dal Consiglio nazionale del notariato. Per la costituzione delle srl semplificate continuerà a essere necessario l'intervento del notaio.
- Farmacia: Le società di capitali potranno essere titolari di farmacie ma dovranno rispettare un tetto del 20% su base regionale. I titolari potranno prestare servizio in orari o periodi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori previa comunicazione all'autorità sanitaria competente e alla clientela.
Celenda: “Segnale di serietà per il Paese”
Soddisfatto il governo, meno gli altri. Per il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda l’approvazione è segnale di serietà per Paese: “E’ stata approvata oggi per la prima volta in Italia la Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, si legge sul Sole24Ore. Dopo un iter travagliato di quasi tre anni è un importante segnale di serietà per il Paese. La legge introduce significative novità in tema di assicurazioni, professioni, energia, comunicazioni, ambiente, trasporti, turismo, poste, banche e farmacie con l'obiettivo di stimolare la crescita e la produttività e consentire ai consumatori di avere accesso a beni e servizi a minor costo”.
Da Mucchetti all’Antitrust: “Ddl un passo indietro per il Paese”
Non la pensa così Massimo Mucchetti, (Pd) presidente della commissione Industria che aveva in carico l’analisi del ddl, il primo a puntare il dito contro l’esecutivo: “E’ stato promosso un disegno di legge che è intitolato alla promozione della concorrenza ma che invece, accanto a norme positive, contiene anche norme a favore di interessi organizzati o di monopoli”, riporta Business Insider. In particolare, nel mirino di Mucchetti ci sono le modalità di addio al servizio di maggior tutela del mercato energetico, Non solo. Il governo – ha continuato - “ne han fatto uno strumento per favorire o salvaguardare alcune grandi aziende come Enel, Generali, Unipol, Walgreens Boots Alliance e Big Pharma”.Quali sono le principali
Contrari anche M5S e Forza Italia
“Le pesantissime accuse di Mucchetti (Pd), sono la migliore dimostrazione che il Ddl concorrenza varato dal governo Gentiloni-Renzi è una presa in giro che tutela sempre i soliti noti dei poteri forti e va a discapito di cittadini e piccole imprese. Non c'è altro da aggiungere” ha dichiarato il capogruppo M5S in Senato, Enrico Cappelletti. E così la pensa anche Paola Pelino, vicepresidente dei senatori azzurri, nel corso delle dichiarazioni di voto in Aula: “Una seria legge sulla concorrenza deve essere inserita in un quadro di semplificazione normativa, burocratica e fiscale, diversamente diventa un esercizio inutile se non dannoso per il libero mercato e una sana concorrenza. È quanto si registra con l’approvazione del Ddl concorrenza e per tali ragioni di fondo che Forza Italia vota contro il disegno che vede la luce dopo oltre due anni di rimpalli parlamentari, dato questo già di per sé assurdo e inaccettabile” .
Sinistra italiana parla di "legge del più forte" che "tutela le rendite e le lobby"
Anche l'Antitrust – si legge su Repubblica - ha commentato l'approvazione, da una parte esprimendo "soddisfazione soprattutto per il valore simbolico che assume l'adozione di questa legge". Ma non mancano le critiche, visto che "non possono sottacersi i passi indietro della versione approvata rispetto al testo originario, tuttavia la direzione è quella giusta: la concorrenza è un cardine per lo sviluppo del Paese, per abbassare i prezzi, ridurre le diseguaglianze, stimolare l'innovazione e aumentare il benessere dei consumatori".
Contraria l'Unione nazionale consumatori
A bocciare il ddl è anche Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che scrive in una nota ripresa dal Fatto Quotidiano :“Non facciamo mai dietrologia, sappiamo che certe cose sono più facili a dirsi che a farsi, ma che una legge finisca addirittura per peggiorare l’esistente, francamente è troppo”. Poi continua: “Se lo stesso presidente della commissione Industria del Senato si è dissociato, è evidente che c’è qualcosa che non quadra”.