Fincantieri al 50% in Stx, ma con la guida dei cantieri di Saint-Nazaire. È questa la proposta che il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, presenterà oggi nel suo incontro a Roma con il collega italiano Pier Carlo Padoan e il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. Lo anticipa lo stesso Le Maire, intervistato dal 'Corriere della sera'. "La nostra scelta è Fincantieri", assicura Le Maire.
"A Roma con stato d'animo costruttivo"
Le Maire afferma di arrivare a Roma con "uno stato d'animo molto costruttivo. Siamo - sottolinea il ministro - due nazioni sorelle. Vogliamo lavorare mano nella mano con l'Italia, sia in campo industriale sia sull'unione politica e monetaria". Le Maire spiega che alla controparte italiana sarà presentata "una proposta che permetta di uscire al meglio dalla situazione attuale: costruire una grande alleanza industriale europea franco-italiana in campo navale. Questo progetto - illustra Le Maire - avrebbe un aspetto civile, con i cantieri dell'Atlantico, e un aspetto militare guidato dalla ministra, sulle navi di superficie. Se nelle prossime settimane saremo capaci di costruire questo grande gruppo industriale franco-italiano, avremo fatto un grande passo avanti per la Francia, l'Italia e l'Europa".
Perché la Francia è preoccupata
"E' importante tuttavia che i nostri partner italiani comprendano le nostre preoccupazioni", aggiunge Le Maire, "nessuna della nostre decisioni è rivolta contro l'Italia, sono motivate da preoccupazioni legittime su due punti. Il primo è' l'occupazione. Oggi il settore delle crociere va benissimo ma una crisi può arrivare domani. E quali garanzie abbiamo che Fincantieri non sposterà le sue attività su altri siti produttivi?". Inoltre, "oggi non abbiamo sufficienti garanzie sul rischio di trasferimento di queste tecnologie verso la Cina, che segnerebbe la fine dei cantieri di Saint Nazaire".
Secondo il ministro francese, "l'accordo negoziato dalla precedente maggioranza non offriva garanzie sufficienti né sull'impiego né sulle tecnologie". Quindi adesso, continua Le Maire, "abbiamo proposto un patto tra azionisti al 50-50 tra partner italiani e francesi: 50% per Fincantieri, 33% per lo Stato francese, 14,66% per l'azienda francese Naval Group, 2% per i lavoratori. Nella nostra proposta, il presidente del consiglio di amministrazione, designato da Fincantieri, dispone di una voce preponderante in caso di uguaglianza. Fincantieri è dunque chiaramente alla guida dei cantieri navali. La reazione del governo italiano è per il momento negativa. Continueremo a lavorare e a spiegare le nostre inquietudini. Ho buone speranze che arriveremo a trovare un'intesa nelle prossime settimane".