Si tratta di una proposta, ma ha ricevuto un’apertura importante da parte del sottosegretario dell’Economia Pierpaolo Barretta. Come riporta il quotidiano Il Messaggero oggi in edicola, che mette la notizia in prima pagina, se ne parlerà oggi all’iniziativa "Facciamolo sapere", l’assemblea della rappresentanza studentesca dei Giovani democratici, dove Barretta spiegherà la sua idea.
“Si tratta di una contribuzione gratuita fissa per gli studenti universitari che completano, entro la durata legale, il proprio percorso di studi”, scrive Andrea Bassi sul quotidiano romano. I pilastri sarebbero due:
- “Il primo è che a beneficiare del riscatto gratuito, saranno soltanto i nati tra il 1980 e il 2000, i cosiddetti Millenials”. Al ministero si sono accorti insomma che chi ha carriere discontinue rischia di non riuscire ad avere una pensione dignitosa alla fine del suo percorso di lavoro.
- “Il secondo”, continua l’articolo, “è che lo Stato verserà i contributi figurativi all’Inps solo per quei Millenials che avranno finito gli studi universitari nei tempi stabiliti. I fuori corso, insomma, non potranno avere accesso all’agevolazione”.
Non si sa ancora quanto questo costerà alle casse dello Stato. Ma la proposta è sul tavolo e al Tesoro stanno già facendo i conti. La proposta, lascia trapelare il Messaggero, potrebbe essere “meno onerosa degli altri progetti che sono sul tavolo”.
- Una è la pensione di “garanzia”. Qualcosa di simile all’attuale integrazione al minimo, il contributo che dà lo Stato a chi non raggiunge un importo minimo di pensione attualmente fissato attorno ai 500 euro.
- L’altra è un versamento, sempre a carico dello Stato, di una "contribuzione figurativa all’inizio della carriera lavorativa per chi viene assunto con un contratto a tempo determinato” e ha dei periodi di discontinuità dal lavoro.