Roma - Partita ufficialmente la "rottamazione" delle cartelle esattoriali di Equitalia. L'agenzia ha messo a punto il modulo per aderire alla "definizione agevolata" ed il documento è ora disponibile in tutti gli sportelli del Gruppo sul portale www.gruppoequitalia.it (SCARICA IL MODULO).
L'ADESIONE
L'adesione alla rottamazione dovrà essere effettuata entro il 23 gennaio 2017 con il modulo messo a punto da Equitalia. Il documento dovrà essere consegnato presso gli sportelli della concessionaria oppure inviato, insieme alla copia di un documento di identità, all'indirizzo di posta elettronica (email o pec) riportato sul modulo. Sul documento, oltre ai propri dati personali, i contribuenti devono indicare le cartelle Equitalia per cui intendono chiedere la rottamazione e definire la modalità del pagamento che può avvenire in un'unica soluzione o a rate (fino a un massimo di quattro, l'ultima delle quali va saldata entro il 15 marzo 2018). Sul modulo vi è anche una parte per rinunciare ai ricorsi in commissione tributaria con giudizi pendenti.
LE CARTELLE
La rottamazione vale per tutte le cartelle esattoriali emesse dal 2000 al 2015, non solo da Equitalia ma anche dai Comuni che hanno scelto di accodarsi all'iniziativa. Si possono sanare pendenze su multe per infrazioni al codice stradale, canone Rai, Irpef, Irap, contributi Inps e Iva (esclusa quella per i pagamenti all'importazione).
LA RISPOSTA DI EQUITALIA
Equitalia è tenuta a rispondere entro il 24 aprile 2017 indicando l'importo complessivo dovuto e le singole rate, con la data di scadenza di ciascuna. Si ha un anno di tempo per adempiere e si paga con addebito in conto corrente, bollettini precompilati o allo sportello. Ultima cosa: se il versamento - anche in un'unica rata - arriva in ritardo o è insufficiente si decade dallo sconto e si deve l'intera somma precedentemente stabilita da Equitalia.
RATE VECCHIE E NUOVE
Anche i contribuenti che hanno avviato una rateizzazione, potranno rottamare, ma continuando a pagare le vecchie rate fino al prossimo dicembre. L'importo da pagare sarà il debito residuo sul capitale. Le sanzioni e gli interessi già pagati non si potranno recuperare.
RICORSI
Chi ha avviato ricorsi sulle cartelle deve rinunciarvi. Possono rinunciare anche coloro che dopo aver perso il ricorso in primo grado avevano presentato appello.