Roma - Ferrovie dello Stato italiano e Anas saranno "un soggetto efficiente ed efficace anche nella gestione delle gare e nei progetti di investimento". è quanto prevede il nuovo piano industriale 2017-2026 del gruppo ferroviario guidato da Renato Mazzoncini. Non operare come due organizzazioni distinte nella realizzazione delle opere - si legge nel piano - permetterà scambio di idee e sinergie utili per una politica sistemica dello sviluppo dei collegamenti del nostro Paese, creando un soggetto efficiente ed efficace anche nella gestione delle gare e dei progetti di investimento. Nella prima fase, le sinergie consisteranno proprio in una visione comune in investimenti di infrastrutture stradali e ferroviari e nella razionalizzazione dei costi e potrà portare 400 milioni di risparmi".
L'organico passerà da 69.000 a 100.000 dipendenti
Il piano reputa "fondamentale, l'uso delle tecnologie che RFI ha installato sulla propria rete per sviluppare le strade intelligenti di domani: infrastrutture come ad esempio le eHighway svedesi che grazie a sistemi di segnalamento, comunicazione, sicurezza, possono ospitare mezzi elettrificati, con bassi costi ambientali ed economici. Gli investimenti previsti per ANAS sono 15,5 miliardi che, uniti a quelli per la rete ferroviaria, portano a oltre 78 miliardi la quota totale per le infrastrutture. L'incremento complessivo della spesa annua in investimenti genererà oltre 21mila nuovi posti di lavoro, soprattutto tra le aziende appaltatrici".
Ghezzi, da trasporto ferroviario a gruppo servizi di mobilità
"Novantaquattro miliardi di investimenti e un fatturato destinato a raddoppiare in 10 anni, oltre ad una profonda trasformazione che farà delle Fs italiane un'azienda internazionale di mobilità integrata mondiale". è quanto prevede il piano industriale 2017-2026, che punta a ricavi a fine piano per 17,6 miliardi e una crescita del 70% fuori dal perimetro dell'attuale business.
"Anas dovrà uscire dal perimetro della P.a.". Lo ha detto l'ad di Fs Renato Mazzoncini durante la presentazione del piano decennale. "C'è la possibilità di una grande sinergia" tra le due società, con "risparmi per 400 milioni di euro". C'è la possibilità di "osmosi tra le due tecnologie che porterà l'Italia a diventare un'eccellenza anche nella parte stradale", ha aggiunto l'ad. (AGI)