Torino - Via libera dall'assemblea straordinaria degli azionisti di Exor al progetto di fusione transfrontaliera per incorporazione di Exor Spa in Exor Holding N.V, società di diritto olandese interamente controllata da Exor Spa. La sede legale e fiscale della societa' sara' nei Paesi Bassi. "Essere forti nel mondo - ha detto il presidente John Elkann rispondendo agli azionisti - rafforza le societa' nei luoghi e nei mercati dove operano".
Per effetto dell'operazione , tutti gli azionisti di Exor alla data di efficacia della fusione riceveranno un'azione ordinaria Exor NV per ogni azione Exor posseduta. Exor Nv adottera', inoltre, spiega una nota diffusa al termine dell'assemblea, "un meccanismo di fidelizzazione che premai gli azionisti di lungo termine: per ogni azione ordinaria Exor Nv detenuta ininterrottamente per un periodo di 5 anni, gli azionisti avranno diritto, al termine di tale periodo, a 5 diritti di voto e per ogni azione ordinaria Exor NV detenuta ininterrottamente per un periodo complessivo di 10 anni, gli azionisti avranno diritto, al termine di tale periodo, a 10 diritti di voto". Ed ancora "gli azionisti di Exor che non abbiano votato in favore del progetto comune di fusione sono legittimati a esercitare il diritto di recesso entro e non oltre quindici giorni dall'iscrizione del verbale dell'assemblea straordinaria degli azioni presso il Registro delle Imprese di Torino". Il prezzo di liquidazione dovuto agli azionisti che abbiano validamente esercitato il diritto di recesso e' pari a 31,2348 euro per ogni azione Exor. "Il diritto di recesso - prosegue la nota - e' condizionato al perfezionamento della fusione che, a sua volta, e' subordinata al verificarsi (o alla rinuncia) di alcune condizioni sospensive previste dal progetto di fusione, inclusa quella relativa all'ammontare da pagarsi da Exor ai sensi dell'articolo 2437-quater del codice civile agli azionistiche abbiano esercitato il diritto di recesso ed ai creditori che abbiano proposto opposizione alla fusione ai sensi di legge, che non dovra' complessivamente eccedere l'importo di 400 milioni di euro. Exor comunichera' al mercato il numero di azioni in relazione alle quali e' stato esercitato il diritto di recesso". E' previsto che la fusione diventi efficace entro la fine del 2016 "subordinatamente al verificarsi o alla rinuncia delle condizioni sospensive". L'assemblea di Exor, in sede ordinaria, ha approvato l'integrazione dell'autorizzazione assembleare in materia di acquisto e disposizione di azioni proprie".
Elkann , sede Olanda non è escamotage fiscale
"Assolutamente no". Cosi' il presidente di Exor John Elkann , al termine dell'assemblea degli azionisti, ha risposto a chi gli domendava se la scelta di portare la sede legale e fiscale in Olanda fosse un escamotage fiscale. "Penso sia un grande errore guardare ai simboli e cercare poi di estrapolare storie fantasiose. Non e' stato scelto un mercato specifico ma un Paese, che ha una serie di regole giurisdizionali positive per societa' presenti in varie aree". "Non bisogna guardarla come una scelta simbolica, - ha osservato ancora Elkann - e' l'evoluzione naturale. Exor oggi ha la maggior parte delle attivita'che hanno sede in Olanda. In termini di semplificazione delle strutture giuridiche questa operazione e' un'assoluta evoluzione: il contenitore segue il contenuto". (AGI)