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Roma - "L'introito derivante dalla dismissione dell'ulteriore quota di Poste italiane, sulla base delle recenti quotazioni, dotrebbe aggirarsi intorno ai 2 miliardi". Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nell'audizione alla commissione Trasporti della Camera.
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Padoan ha sottolineato che l'operazione di collocamento "assolverebbe all'obiettivo di attivare risorse significative da destinare alla riduzione del debito, mantenendo comunque il controllo dello Stato sulla Società". La quota conferita a Cdp, pari al 35% del capitale, "consente allo Stato - ha spiegato - di continuare a detenere il controllo indirettamente tramite Cdp, con una quota dimaggioranza e controllo", come accade per altre società. (AGI)
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