San Pietroburgo - Un primo passo nel disgelo tra Russia e Unione Europea. Così l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, a margine del Forum economico internazionale di San Pietroburgo, ha definito le parole del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, che oggi ha aperto i lavori del Forum. "Il fatto che Juncker sia qua, che noi siamo qua, che domani arrivi Renzi - ha detto Descalzi - è chiaro che sono tutti dei passi positivi, delle indicazioni. L'Europa e la Russia sono interconnesse non solo dal gas e dai pipe - ha aggiunto - ma da scambi commerciali e culturali. Siamo sempre stati vicini, è chiaro che questa occasione di oggi sia una occasione di disgelo. Non voglio dire da un punto di vista politico perché non sono un politico e non mi compete, però dal punto di vista operativo sicuramente sì". Descalzi ha sottolineato la presenza a San Pietroburgo di numerose compagnie petrolifere, anche statunitensi: "C'è Exxon, c'è BP, c'è Total, tutte le più grosse società europee e quelle americane sono presenti. Penso - ha concluso - che sia un segno".
Energy company summit - LE FOTO
Rosneft è "già un ottimo partner di Eni", e valuterà se intensificare le collaborazioni con il colosso petrolifero russo. Lo ha detto l'ad di Eni, Claudio Descalzi, commentando con i giornalisti le parole di Igor Sechin, chief executive di Rosneft, che in una intervista al Sole 24Ore pubblicata ieri ha detto di voler 'ampliare la collaborazione' con Eni. "Sono tutte cose da valutare, bisogna valutare le sanzioni, gli asset - ha premesso Descalzi a margine del Forum economico di San Pietroburgo - comunque Rosneft è un ottimo partner, lavoriamo da tantissimo con loro, abbiamo tre blocchi nell'offshore. Tra tutte le compagnie siamo forse quelli che hanno una esposizione upstreaming inferiore alle altre, penso a Exxon o a Total - ha aggiunto - forse in questo senso Sechin auspicava di intensificarle".
(AGI)