Bruxelles - I ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno approvato la seconda tranche di aiuti da 10,3 miliardi di euro per la Grecia e hanno raggiunto un accordo sull'alleggerimento del debito, come richiesto dal Fondo monetario internazionale. "Questo e' un momento importante nell'ambito del lungo programma greco e un momento importante per tutti noi dopo la scorsa estate quando abbiamo attraversato una pesante crisi di fiducia tra di noi", ha affermato il capo dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, al termine della cruciale riunione finita a tarda notte. I 19 ministri di Eurolandia si sono incontrati a Bruxelles all'indomani del via libera da parte del governo di Atene al nuovo pacchetto di riforme, tra tagli alle spese e aumenti delle tasse, imposto in cambio degli aiuti.
Dopo molte ore di discussioni, i ministri hanno trovato un accordo sulla sostenibilita' del debito che permette al Fmi di rimanere fra i finanziatori di Atene. A sei anni dall'inizio della crisi greca, l'accordo permettera' un alleggerimento dell'enorme disavanzo, pari al 180% del Pil, a partire dal 2018, se sara' necessario per rispettare gli obiettivi di deficit. Secondo Dijsselbloem, si tratta di "un importante punto di svolta che da' il via a una nuova fase del programma di assistenza finanziaria alla Grecia". Un anno dopo che la crisi greca e le scelte del governo Tsipras, il cui ministro delle Finanze era allora Yannis Varoufakis, avevano portato Atene molto vicina all'uscita dall'Euro, "e' tornata la fiducia reciproca", ha detto Dijsselbloem.
I 19 paesi della moneta unica non hanno quindi soltanto sbloccato una prossima tranche di aiuti da 10,3 miliardi (7,5 in giugno, 2,8 successivamente), in seguito alle riforme che Atene ha approvato, ma hanno anche concordato "un pacchetto di misure sul debito che saranno scadenzate progressivamente, se necessario per raggiungere gli obiettivi concordati", in particolare un surplus primario pari al 3,5% del Pil nel 2018. Il Fondo monetario internazionale dovrebbe in questo modo continuare ad assicurare il suo sostegno alla Grecia: il direttore del Fmi per l'Europa, Poul Thomsen, ha detto dopo la riunione che le misure concordate garantiranno "la sostenibilita' del debito in linea con i nostri criteri standard". Il ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos si e' detto ottimista: "puo' essere l'inizio di una nuova fase, rispetto al circolo vizioso recessione-misure-recessione in cui gli investitori potranno tornare in Grecia". (AGI)