Milano - Ancora una giornata nera per i mercati, con Milano maglia nera, sempre sulla scia delle preoccupazioni per l'economia globale.
A fine mattinata, il listino peggiore resta Milano che tornato sotto i 16mila punti, cede il 4,48%. A seguire Madrid perde il 3,69%, Parigi il 3,23%, Francoforte il 2,25% e Londra il 2,14%. Anche la Grecia è in profondo rosso, con perdite di oltre il 6%.
Vola intanto lo spread, in forte rialzo, che sfiora i 160 punti mentre è in rimonta la divisa europea: l'euro risulta infatti in rialzo sul dollaro a metà seduta. La moneta unica supera soglia 1,13 e passa di mano a 1,1315 dollari, dopo aver toccato un minimo di 1,1274 e un massimo di 1,1355 dollari. Euro/yen in calo a 126,2. In flessione anche il dollaro/yen a 111,51.
Milano è risultata in forte calo sin dall'avvio, penalizzata da un'ondata di 'panic selling' che si concentra principalmente sul comparto bancario, che ha già sostanzialmente azzerato i guadagni della vigilia. Sul listino, la maglia nera va a Ubi con un calo a due cifre (-13,29%) nonostante l'annuncio di conti e dividendo in crescita. Giu' anche Mediobanca (-8,31%) nonostante i giudizi positivi sulla semestrale. Unicredit cede l'8,26% e Intesa Sanpaolo il 5,78%. Tra le banche, anche Mps perde il 7,68%. Giu' Banco Popolare (-7,72%) e Bpm (-4,33%) che dovrebbero essere ormai vicine alle nozze; scivola Bper (-9,68%). Fuori dal Ftse Mib, crolla Carige (-10,19%). Nel comparto assicurativo, Generali cade a -6,59% e Unipolsai perde il 5,04%. Pesante Telecom (-6,51%). Nell'energia, Eni segna -3,7% ed Enel -2,95%; tengono Saipem (invariata) e A2a (-0,21%).(AGI)