Roma - È stato raggiunto "all'alba di stamattina" l'ipotesi di accordo tra la Saeco e i lavoratori dell'azienda che produce macchine del caffè industriali alla presenza del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. Lo ha annunciato in un tweet il portavoce del ministro. Il braccio di ferro tra gli operai e l'azienda di Gaggio Montano dove Philips aveva dichiarato 243 esuberi è durato 71 giorni. Grazie all'ipotesi di accordo "sono stati evitati i 243 licenziamenti annunciati dalla multinazionale olandese e ridotto il numero delle uscite". Lo afferma in una nota il segretario generale
della Fim Cisl, Marco Bentivogli, spiegando che l'intesa prevede la mobilita' volontaria incentivata, la cassa integrazione straordinaria e, quando si chiudera' il periodo di mobilita', i contratti di solidarieta'. L'accordo prevede inoltre alcuni progetti, condivisi con il Ministero e la regione per l'industrializzazione dell'area.
"Apprezziamo il ruolo di mediazione del ministro Federica Guidi - sottolinea Bentivogli - che unitamente alla nostra mobilitazione e' riuscita a smuovere Philips da un arroccamento inaccettabile per i lavoratori e il nostro Paese". Il sindacalista ricorda che oggi pomeriggio a Gaggio Montano si terranno le assemblee con i lavoratori per illustrare i termini dell'intesa e, lunedi' o martedi' si terra' la consultazione di tutti i lavoratori. "Il 30 aprile - spiega Bentivogli - vi sara' il primo incontro di verifica sugli ammortizzatori sociali e soprattutto per proseguire il confronto sul piano industriale affinche' sia ancora esplicitato con maggiore chiarezza che Philips torni a investire a Gaggio e metta da parte prospettive di delocalizzazione e ripiegamento industriale. Sono stati giorni difficili e duri, ma anche un'occasione di lotta e di grande dignita' e solidarieta' collettiva della Valle Alto Reno".
L'accordo prevede una mobilità volontaria incentivata. Inoltre sarà utilizzata la Cassa integrazione straordinaria e, quando si chiuderà il periodo di mobilità, si ricorrerà ai contratti di solidarietà. L'accordo prevede anche alcuni progetti, condivisi con il ministero e la Regione, di industrializzazione dell'area. Il presidio dei lavoratori nell'impianto di Gaggio Montano era iniziato a fine novembre e oggi pomeriggio si terrà un'assemblea nel corso della quale i sindacati illustreranno ai lavoratori i dettagli dell'intesa. Il testo sarà poi sottopostola prossima settimana al voto.
Le tappe della vicenda
26 novembre 2015: la Saeco di Gaggio Montano, sull’Appennino di Bologna, annuncia 243 esuberi tra i lavoratori. Si tratta di un sostanziale dimezzamento dell’organico. Nonostante l’acquisizione nel 2009 da parte del gruppo multinazionale Philips, la continua diminuzione della produzione di macchine per il caffè ha messo l'azienda in ginocchio.
27 novembre: partono gli scioperi contro i licenziamenti. Assemblee e proteste dei lavoratori fuori dallo stabilimento.
2 dicembre: si apre il tavolo di crisi in Regione Emilia Romagna. La Philips conferma la volontà di licenziare i 243 lavoratori e i sindacati ribadiscono il loro no. L’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi rinvia tutto a un tavolo ministeriale.
11 dicembre: Termina con un nulla di fatto anche il primo tavolo di crisi al ministero dello Sviluppo economico. All'orizzonte non vi è possibilità di accordo: Philips conferma i licenziamenti e di contro i sindacati assicurano di inasprire la lotta. (AGI)