Roma - Nell'economia globale "ci sono forze oggi che cospirano per tenere bassa l'inflazione", ma la Bce "non si arrenderà" a questa ipotesi e continuerà a operare per mantenere un livello dei prezzi "in linea con i suoi obiettivi".
Mario Draghi interviene da Francoforte, durante un evento organizzato dalla Bundesbank, per chiarire che la Banca Centrale Europea non farà nessun passo indietro rispetto all'obiettivo di riscaldare quel tasso di inflazione che senza una ripresa adeguata rischia di far sprofondare l'economia dell'area euro. Il rischio viene sottolineato dallo stesso Bollettino dell'Istituto, secondo cui nei prossimi mesi i tassi di inflazione rischiano di "passare in territorio negativo e recuperare solo nel prosieguo del 2016".
Bce, tassi bassi ancora a lungo
Nell'economia globale dunque, è l'allarme di Draghi, "ci sono forze oggi che cospirano per tenere bassa l'inflazione". "Queste forze potrebbero far sì che l'inflazione ritorni più lentamente al nostro obiettivo, ma non ci sono ragioni per cui tali forze dovrebbero portare a un'inflazione permanentemente più bassa". "Se non ci arrendiamo alla bassa inflazione e certamente non lo faremo, nello stato in cui siamo, torneremo ai livelli in linea con i nostri obiettivi. I rischi di agire troppo tardi, superano i rischi di agire troppo presto", chiarisce il presidente dell'Eurotower.
Lo stesso Consiglio direttivo della Bce ribadisce che marzo è il termine entro cui "rivedere ed eventualmente riconsiderare l'orientamento della
politica monetaria". E Draghi rafforza l'ipotesi che nuovi interventi straordinari non sono affatto esclusi, anzi.
Il testo del discorso di Draghi
Le parole del presidente della Bce danno slancio alle borse europee che, salvo Francoforte, chiudono in positivo stimolate dal recupero del prezzo del greggio e dalla determinazione di Draghi di riportare l'inflazione in carreggiata. "Non ci possono essere dubbi sul fatto che, se decidessimo di adottare politiche ancora più accomodanti, il rischio di effetti collaterali non ci fermerebbe - chiarisce Draghi - siamo consapevoli della necessità di limitare le distorsioni causate dalle nostre politiche, ma la priorità è la stabilità dei prezzi".
Draghi dedica infine un passaggio del suo intervento al tema della garanzia comune sui depositi bancari, questione più volte sollevata dall'Italia: nell'area euro, dice, "manca ancora un accordo sul terzo pilastro dell'Unione bancaria, la garanzia sui depositi, elemento essenziale di una vera moneta unica". "Per questa ragione - aggiunge - è benvenuta la proposta della Commissione di introdurre uno schema di garanzia europea di assicurazione sui depositi", che "stabilisce l'ambizioso obiettivo di introdurre un vero sistema europeo di protezione dei correntisti" e rappresenta un "realistico disegno e fornisce numerose salvaguardie contro l'azzardo morale per evitare che la condivisione dei rischi diventi una distribuzione dei rischi". (AGI)