Roma - Una spesa di due miliardi per la sicurezza è stata approvata dalla Camera con il via libera alla legge di stabilità 2016. Il disco verde dell'Aula è arrivato, senza il ricorso al voto di fiducia, con 291 sì e 68 no. La manovra esce da Montecitorio con un valore lievitato a oltre 30 miliardi di euro e ricca di novità, tra cui l'istituzione del fondo di solidarieta' per i piccoli obbligazionisti che hanno visto andare in fumo i loro risparmi a causa del salvataggio delle quattro banche (Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria, Carife e CariChieti), le misure per favorire gli investimenti al Sud, il pacchetto sicurezza-cultura che vale 2,6 miliardi e per il quale il governo ha deciso di usare subito il margine di ulteriore flessibilita' sul deficit portando l'asticella dal 2,2 al 2,4%. E ancora, le assunzioni di medici e infermieri, la possibilita' di pagare con carte di credito e bancomat anche un caffe' o il parchimetro delle strisce blu e le novita' per il codice della strada (l'autovelox accertera' le violazioni Rc auto e le revisioni).
Restano confermati i pilastri della manovra: l'abolizione della Tasi sulla prima casa a eccezione degli immobili di lusso, l'eliminazione delle clausole di salvaguardia da 16,8 miliardi che avrebbero fatto scattare da gennaio gli aumenti di Iva e accise. Tra i piatti forti anche il canone Rai in bolletta elettrica e l'aumento da 1.000 a 3.000 euro del tetto all'uso del contante con l'eccezione del money transfer e dei pagamenti per le p.a. In arrivo novità anche sulle pensioni e sulle imprese. La manovra lunedì tornerà al Senato in terza lettura per essere approvata in via definitiva prima di Natale. Le modifiche alla manovra rideterminano il livello di indebitamento netto nel 2,4 per cento del Pil per il 2016 e confermano, per gli anni successivi, il percorso programmato degli obiettivi di finanza pubblica. Gli emendamenti intervengono a favore delle imprese del Mezzogiorno disponendo l'introduzione di un credito d'imposta per investimenti (circa 600 milioni annui per un quadriennio), in materia pensionistica (circa 330 milioni, di cui 146 per l'elevamento della no-tax area a 8.000 euro).
"Non porre la questione di fiducia sulla stabilità è stato faticoso ma, allo stesso tempo, un intelligente atto di disponibilità del governo e della maggioranza verso la difesa di un confronto democratico avvenuto fino in fondo e fino all'ultimo emendamento. Il cammino di quest'ultima legge di stabilità è stato duro e impegnativo ma nessuno può dire di non essere stato ascoltato" ha commentato Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, "In queste ultime settimane di lavoro in Aula e Commissione Bilancio abbiamo assistito ad un confronto continuo, trasparente, serrato, anche molto duro sotto alcuni aspetti, ma è stato sempre garantito il rispetto delle opinioni di tutti, maggioranza e opposizione, che hanno dimostrato correttezza e senso di responsabilità. (AGI)