Roma - L'industria creativa e' il terzo settore in Europa per occupazione e vale, a livello globale, circa 2.250 miliardi, pari al 3% del Pil mondiale. E' quanto emerge da uno studio commissionato da Roland Berger, societa' di consulenza strategica.
"In Italia - spiega Claudio Ferrante, presidente e fondatore di Artist First - il 27% del valore dei contenuti creativi non alimenta le tasche di coloro che li hanno creati. E' ancora radicata l'abitudine di pensare che i contenuti esistano a prescindere, e continua ad essere piu' importante diffonderli velocemente anziche' proteggerli e valorizzarli. Per questo motivo la S.I.A.E. ha iniziato un processo di rilancio. A partire da una politica di supporto ai giovani autori ed editori, ad esempio con l'abolizione della tassa d'iscrizione sotto i 31 anni e la promozione dell'incentivo del mercoledi' sera, per i giovani che vogliono suonare nei locali pubblici il proprio repertorio. La S.I.A.E. in Italia - continua Ferrante - e' l'ente che ha lo scopo di tutelare le opere dell'ingegno assicurando ad autori ed editori il diritto a un compenso per le loro utilizzazioni. I diritti si estendono a tutti i generi artistici: la musica, la lirica, il cinema, il teatro, la letteratura, l'arte visiva, la radiotelevisione". (AGI)