Netflix conquista Wall Street. Dopo la diffusione dei dati trimestrali, il titolo guadagna il 18% nelle contrattazioni del dopo-borsa. Merito di fatturato, utili, forti previsioni per il 2018. Ma soprattutto della crescita degli utenti, sulla quale non ha impattato il ritocco dei prezzi.
1. La crescita degli utenti
Il dato che tutti guardavano è andato oltre ogni aspettativa: nel quarto trimestre del 2017, Netflix ha guadagnato 8,3 milioni di nuovi abbonati. Due milioni in più rispetto alle stime della società, indicate da diversi analisti come ottimistiche. Ha funzionato sia il mercato americano (2 milioni di utenti contro i previsti 1,25 milioni) che quello internazionale (6,3 milioni contro poco più di 5).
2. I prezzi non pesano
Se ci si aspettava la risposta all'aumento dei prezzi, è arrivata: il ritocco non ha avuto alcun impatto. Anzi, dal punto di vista dei nuovi utenti, quello chiuso a dicembre è stato il miglior trimestre di sempre. Il rincaro, più deciso per gli abbonamenti premium, non ha spaventato né i nuovi arrivati né chi ha deciso di passare alla versione più costosa (che consente di fruire in alta definizione e su più dispositivi contemporaneamente).
Un segnale di fedeltà ma anche di una capacità (e volontà) di spesa che farà bene ai margini della società. La somma media pagata da ogni utente è infatti cresciuta del 25%.
3. Utile e fatturato
L'utile netto del trimestre è stato di 186 milioni di dollari (un record): 12 mesi fa era di 67 milioni. Il fatturato ha sfiorato i 3,3 miliardi di dollari (anche in questo caso un record), con un progresso anno su anno del 33%.
4. Il bilancio del 2017
Con il quarto trimestre si chiude un anno che il ceo Reed Hastings ha definito “bellissimo”. Nel 2017, il fatturato ha superato gli 11 miliardi di dollari, con una crescita del 36% rispetto al 2016. E, soprattutto, la società ha conquistato 24 milioni di nuovi abbonati (erano stati 19 l'anno precedente). La platea complessiva di Netflix arriva così a quota 117,6 milioni di utenti. Più di uno su cinque arrivato nell'ultima stagione.
5. Un mercato diventato internazionale
Continua a crescere negli Stati Uniti, ma è fuori dai confini domestici che Netflix ha dato una svolta. Il 2017 è stato l'anno in cui gli utenti internazionali hanno superato quelli americani. L'avvicendamento è arrivato nel terzo trimestre. E già nel quarto la forbice si è allargata: oggi sono 62,8 milioni gli abbonati internazionali e 54,75 quelli made in Usa.
Gli utenti sono la base che ha reso possibile un altro traguardo: l'anno da poco concluso è stato il primo nel quale i mercati internazionali hanno prodotto utili. Tradotto: fino a pochi mesi fa Netflix guadagnava solo con gli Stati Uniti (che comunque rappresentano ancora poco più del 50% del fatturato).
Adesso lo fa anche nel resto del mondo, in mercati meno saturi e con potenzialità di crescita maggiori.
6. Le previsioni per il 2018
La crescita degli utenti dovrebbe mantenersi solida anche nel primo trimestre 2018. Netflix prevede 6,35 milioni di nuovi abbonati (1,45 milioni negli Usa e 4,9 altrove). Fatturato e utili dovrebbero spingersi a nuovi record, rispettivamente a 3,7 miliardi e 282 milioni.
7. Più ore viste
Gli utenti sono di più, spendono di più. E guardano di più: nel corso del 2017 il tempo medio speso da ogni utente sulla piattaforma è cresciuto del 9%. Merito di alcuni prodotti come “13 Reasons Why, Stranger Things e Bright”. “Siamo convinti che i nostri grandi investimenti in contenuti stiano pagando”, si legge in una nota della società. E per questo il loro ammontare è destinato a lievitare.
8. Gli investimenti
Le performance oltre le attese hanno indotto Netflix a ritoccare (al rialzo) le stime per le future produzioni. Per i soli contenuti, nel 2018 ci saranno a disposizione tra i 7,5 e gli 8 miliardi di dollari.
9. Non solo contenuti
Ai contenuti si aggiungono altri due voci: cresceranno gli investimenti in marketing (fino 2 miliardi di dollari) perché, scrive la società, “i risultati ci indicano che questa è la scelta più saggia”.
E poi ci sono 1,3 miliardi per lo sviluppo tecnologico. Calcolatrice alla mano, il prossimo anno Netflix dovrebbe quindi investire tra i 10,8 e gli 11,3 miliardi di dollari. Cioè quanto ha incassato nell'intero 2017.
10. La concorrenza
La società riconosce che la concorrenza si sta facendo più aspra. Da una parte c'è la spinta di Facebook e Youtube, che offrono contenuti gratuiti. Dall'altra ci sono i movimenti delle case di produzione tradizionali, come dimostra l'acquisizione di 21st Century Fox da parte di Disney.
Tuttavia, Netflix è convinta che “il marcato dell'intrattenimento sia abbastanza vasto da supportare diversi servizi di successo”. E che le diverse piattaforme abbiano “un'offerta complementare”. Per questo c'è spazio “per crescere”