Il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, ha precisato il suo giudizio sull'operato di Mario Draghi, spiegando che è stato "un valente presidente" della Bce" che ha dovuto superare i vincoli della sua azione per carenze statutarie."L'abilità gli ha consentito di superare i vincoli della sua azione di fronte alle carenze statutarie, come ha confermato la Corte di giustizia investita del problema da parte della Germania", ha osservato Savona, "ma ciò ha richiesto tempo e trascinato polemiche non ancora sopite. Meglio incorporare i poteri nelle norme statutarie, affinché si affermi la volontà democratica propriamente definita e non quella puramente giurisdizionale". "Anche se non è suo compito istituzionale farlo, il ministro Savona intende riaffermare il convincimento che Mario Draghi è stato un valente presidente che ha operato in una condizione di grandi difficoltà", si legge in una nota. "Il problema", ha aggiunto, "è che le istituzioni devono essere ben regolate per ogni circostanza, cosa che attualmente manca".