Sergio Marchionne, 66 anni, nato a Chieti ma cresciuto in Canada e residente in Svizzera, è nel consiglio di amministrazione di Fiat dal 2003. Il primo giugno 2004, dopo la morte di Umberto Agnelli, viene nominato amministratore delegato del gruppo torinese al posto di Giuseppe Morchio. Come aveva più volte detto lui stesso, avrebbe dovuto lasciare l'incarico il prossimo anno con l'assemblea dei soci chiamata ad approvare i conti del 2018.
La nascita di Fca
Durante la guida del 'manager con il pullover blu' il mondo Fiat è profondamente mutato, passando da un momento importante di incertezza, con scenari che andavano dalla cessione ad altri gruppi fino al possibile fallimento, fino a diventare quello che oggi; uno dei principali leader del comparto automobilistico internazionale. Un ruolo che si è ritagliato soprattutto con l'acquisto a inizio 2009 del 35% di Chrysler, senza spendere neanche un euro in contanti, il vero e proprio capolavoro finanziario e industriale del manager italo-canadese. A maggio del 2009 Marchionne annuncia anche che assumerà la carica di Ceo di Chrysler. Successivamente, attraverso vari passaggi, la quota in Chrysler cresce progressivamente fino ad arrivare al 100% del capitale della casa di Detroit al primo gennaio 2014. Nell'agosto dello stesso anno nasce ufficialmente Fiat Chrysler Automobiles, sintetizzato nell'acronimo Fca, che significa il settimo produttore mondiale di auto, con in pancia marchi del calibro di Ferrari, Alfa Romeo, Jeep, Ram, Dodge.
Torino, addio
Il via libera arriva formale a Fca è sancito con l'assemblea straordinaria degli azionisti, l'ultima che si tiene a Torino, e cala sulla 'vecchia' Fiat un sipario dopo 115 anni di storia, collegati inevitabilmente e in modo indissolubile alla storia economica e industriale dell'Italia intera. Le successive assemblee della società si terranno infatti ad Amsterdam, in Olanda, dove nel frattempo è stata trasferita la sede legale, mentre il domicilio fiscale è stato eletto nel Regno Unito.
La quotazione di Ferrari
Dal 13 ottobre 2014, inoltre, Sergio Marchionne ricopre la carica di presidente di Ferrari: il cavallino rampante che viene scorporato dalla casa madre e quotata a Piazza Affari e Wall Street per "esprimerne al massimo il valore e potenziale sul mercato". Molti, durante la guida di Marchionne, i lanci di auto che diventano protagoniste della scena mondiale: dalla nuova '500' (presentata al mercato il 4 luglio 2007), alla Panda del duemila, dalla Jeep Renegade, fino alle Maserati Ghibli e al primo Suv del 'Tridente' (Levante), senza dimenticare le iniziative per il Biscione da cui passano le speranze per il rilancio del 'Biscione': la Giulia e il Suv Stelvio.
Laureato in filosofia all'Università di Toronto (Canada), il manager successivamente ha completato gli studi in legge alla Osgoode Hall Law School of York University (con il massimo dei voti) e ha ottenuto anche un master in business administration (Mba) presso l'University of Windsor. L'ormai ex ad di Fca e Ferrari il primo giugno scorso a Balocco ha 'firmato' il nuovo piano industriale che disegna il futuro del gruppo fino al 2022. Il 26 giugno scorso la sua ultima apparizione pubblica, a Roma, in occasione della cerimonia per la consegna della Jeep Wrangler ai carabinieri.