Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, sconfessa l'attacco del vicepremier M5s Luigi Di Maio contro il presidente della Bce, Mario Draghi. "Draghi ha detto la realtà come banchiere centrale. Non ha detto niente di strano. È chiaro che lo spread a questo livello è dannoso", ha detto Tria, che si è chiesto: "Ma come facciamo a farlo scendere? Basta abbassare il deficit al 2,2%? Può contare nei rapporti con Europa, ma i decimali non credo preoccupino i mercati". Secondo il ministro, "bisogna giudicare i fatti, le cifre. La cifra stanziata per il reddito cittadinanza è di 9 miliardi inferiore ai 10 miliardi degli ottanta euro. La verità è che i mercati avvertono un'incertezza su dove va il Paese".
"Il precedente governo stimava nel 2019 l'1,4%, noi abbiamo stimato 1,5%. Se non ci sarà crescita così, ci sarà un deficit del 2,8%. È un deficit normale in una manovra espansiva", ha proseguito il ministro, " "nessuno può giudicare solo con un trimestre. La spesa pubblica si tiene sotto controllo sempre. La spesa la conosciamo mese per mese, mentre il gettito ha scadenze diverse. E la crescita non si misura in tempi brevi".