Dall'esercito a Roma per contribuire a riparare le strade disastrate dalle buche alla proroga di 15 anni delle concessioni balneari che di fatto le esclude dalla direttiva Bolkestein fino al saldo e stralcio delle cartelle 2000/2017 per chi è in grave difficoltà economica. Passando per la conferma ai tagli ai fondi per reddito di cittadinanza e quota 100. Ecco le principali misure che saranno introdotte nella legge di Bilancio 2019 con il maxiemendamento del governo, atteso per oggi in Aula al Senato.
1. Tagli al reddito di cittadinanza e quota 100
Il fondo per il reddito di cittadinanza sarà ridotto di 1,9 miliardi nel 2019. La dote per la misura bandiera dei Cinque Stelle scende di 945 milioni nel 2020 e di 683 milioni nel 2021. La spesa complessiva si ridurrà a circa 6 miliardi per reddito e pensioni di cittadinanza e fino ad un miliardo per il potenziamento dei centri per l'impiego. Sul fronte delle pensioni, ci sarà un taglio di 2,7 miliardi ai fondi per quota 100, che scendono cosi' da 6,7 a 4 miliardi. La dote per la misura fortemente voluta dalla Lega sale di 1,3 miliardi nel 2020 e di 1,7 miliardi nel 2021.
2. Esercito in campo per l'emergenza buche a Roma
Per fronteggiare "l'emergenza" delle buche nel manto stradale di Roma arriveranno 75 milioni di euro nel triennio e sarà possibile impiegare l'esercito. La norma, proposta dai cinque Stelle e dichiarata inammissibile dalla Commissione Bilancio del Senato, rientra nel 'maxi' nella versione riformulata.
"Al fine di fronteggiare l'emergenza della sicurezza stradale si legge nel testo - è autorizzata l'assegnazione a Roma Capitale di una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro per l'anno 2019 e a 20 milioni di euro per l'anno 2020 per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità da eseguirsi con il concorso del Ministero della Difesa, attraverso l'Arma del Genio dell'Esercito Italiano, per la realizzazione degli interventi di ripristino". Autorizzata anche la spesa di 5 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per l'acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.
3. No Bolkestein balneari, proroga concessione per 15 anni
Una proroga per i prossimi 15 anni delle concessioni demaniali marittime, escludendo cosi' di fatto il comparto balneare dalla direttiva Bolkestein. La norma presentata dalla Lega che aveva suscitato diverse polemiche apre la strada a una possibile procedura d'infrazione da parte della Commissione europea
4. Saldo e stralcio cartelle
Entra nell'ultima bozza del maxiemendamento il saldo e stralcio delle cartelle tra il 2000 e il 2017 per chi è in grave difficoltà economica. I debiti potranno essere estinti pagando il 16% con Isee non superiore a 8.500 euro, il 20% con Isee fino a 12.500 euro e 35% con Isee oltre i 12.500 euro e fino a un massimo di 20mila euro.
5. Confermati tagli su premi Inail
Previsto uno sgravo sui contributi Inail a carico delle imprese che partirà da 410 milioni di euro per l'anno 2019, 525 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2021.
6. Flat Tax 7% per pensionati stranieri che vivono al Sud
Una flat tax al 7% per i pensionati residenti all'estero da almeno 5 anni che scelgono il Sud. L'imposta sostitutiva, calcolata in via forfettaria con aliquota del 7%, si applica per cinque periodi d'imposta ed è rivolta a coloro che scelgano di trasferire la loro residenza, in Italia, nei comuni con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti delle Regioni del Sud: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia. (AGI)Gio/Gav (Segue) (AGI) - Roma, 21 dic. -
7. Ncc, si amplia la deroga per rientro in rimessa
Confermata la stretta per gli Ncc ma si amplia la deroga prevista per il rientro in rimessa. Da gennaio, salvo nuovi rinvii, scatteranno le norme che costringono gli Ncc al termine del servizio a tornare nella città in cui l'autorizzazione è stata rilasciata. Il governo aveva manifestato l'intenzione di rimuovere i paletti che limitano il raggio d'azione delle auto noleggiate con conducente, ma ha di fatto ha confermato le disposizioni restrittive per il settore pur prevedendo una deroga che ora viene ampliata.
Oltre ad ampliare gli ambiti territoriali di operatività degli Ncc da comunali a provinciali e stabilire che l'inizio del servizio potesse avvenire senza il rientro in rimessa quando sul 'foglio di servizio' siano registrate, sin dalla partenza, più prenotazioni oltre la prima con partenza o destinazione all'interno della provincia o dell'area metropolitana in cui ricade il territorio del Comune che ha rilasciato le autorizzazioni, si prevede che l'inizio di un nuovo servizio possa avvenire senza il rientro in rimessa anche quando è svolto in esecuzione di un contratto concluso in forma scritta tra il vettore e il cliente, con una durata superiore a 30 giorni, da tenere a bordo ed esibire in caso di controlli.
8. Confermati i tagli dei contributi all'editoria
Resta la norma proposta dai 5 Stelle che prevede una riduzione progressiva dei contributi diretti all'editoria dal prossimo anno fino all'azzeramento dei finanziamenti nel 2022. Nel dettaglio, nel 2019 il taglio alle imprese editrici riunite come cooperative dei giornalisti sarà del 20% nella parte eccedente il contributo di 500.000 euro, percentuale che sale al 50% nel 2020, al 75% nel 2021 fino al 100% nel 2022.
9. Confermato stop agevolazioni Ires per enti no profit
Confermata l'abrogazione delle agevolazioni Ires per gli enti non commerciali, misura che penalizza anche le associazioni no profit e per questo ha scatenato le critiche della Cei.
10. Sale al 1,4% l'aumento Preu sui giochi
Sale all'1,40% (dall'1,25%) l'aumento del Preu, il prelievo erariale unico, sugli apparecchi per il gioco La percentuale destinata alle vincite (pay-out) passa dal 69 al 68% e dall'84,5 all'84%. Confermato l'aumento dell'imposta unica dovuta sui giochi a distanza (che dal 20% passa al 25% del margine), sulle scommesse a quota fissa su rete fisica (che dal 18% passa al 20% del margine) e a distanza (dal 22% al 24%) e sulle scommesse simulate (dal 20% al 22%).
11. Salta la norma sulla Tari in bolletta
Non c'è più, invece, la norma proposta dalla Lega che prevedeva di portare nella bolletta elettrica la Tari nei Comuni in dissesto. Nei giorni scorsi il sottosegretario all'Economia, Massimo Garavaglia, aveva parlato "di ritrosie" sulla misura paventando la possibilità che la norma alla fine non sarebbe stata introdotta in manovra.