In questi anni il debito pubblico è aumentato e la ricchezza degli italiani è diminuita eppure il Pd accusa il governo e spiega come andrebbero spesi i soldi: ma "'cca nisciun è fesso!". Così il vicepremier Luigi Di Maio replica, sul Blog delle Stelle, agli articoli di stampa sulla manovra e alle critiche dell'opposizione.
"Tutti i giornali di partito hanno dichiarato guerra alla manovra del Popolo perché fissa il deficit per il prossimo anno al 2,4%" ma nonostante il Pd abbia fissato nel 2014 "il deficit al 3%, nel 2015 al 2,6%, nel 2016 al 2,5%, nel 2017 al 2,4% e l'anno scorso al 2%", "nessuno ha mai fiatato nonostante questo deficit non sia servito a nulla perché i governi del Pd non hanno fatto deficit per i cittadini, ma per i loro interessi e mancette elettorali".
"Sappiamo bene - prosegue il ministro al Lavoro e allo Sviluppo economico - come hanno impiegato i nostri soldi. Opere inutili mai realizzate. Air Force Renzi. 7 miliardi alle banche. Banca Etruria. F35. Pensioni d'oro. Superconsulenze. E così via. Per i piccoli imprenditori, per i 6 milioni di poveri, per i pensionati normali, per le famiglie, per la sanità, per i risparmiatori: niente, anzi solo tagli.Infatti in questi anni il debito pubblico è aumentato e la ricchezza degli italiani è diminuita. E ora questi vogliono venire a dire a noi e a tutti gli italiani come bisogna spendere i soldi? Ma per piacere! 'cca nisciun e' fesso! L'accanimento dei partiti è dovuto al fatto che con la manovra del Popolo sarà evidente che i soldi per far stare meglio gli italiani c'erano e ci sono sempre stati. Bastava non usarli come hanno fatto loro".
"Noi abbiamo stravolto tutto - fa notare Di Maio - e abbiamo messo al primo posto l'interesse dei comuni cittadini, andando a intaccare gli interessi di partito che ormai restano difesi soltanto dai tecnocrati piazzati dai partiti all'interno dei ministeri. La nostra manovra è per la crescita della ricchezza dell'Italia. Economisti del calibro di Giovanni Dosi hanno detto che con la manovra del Popolo e il deficit al 2,4% l'economia reale crescerà".