Resta "centrale l'obiettivo di ridurre la pressione fiscale e contributiva" sia "per le famiglie
che per le imprese e la la competitività del sistema produttivo
nel suo insieme, compreso il settore finanziario e creditizio che tanta parte gioca nel sostegno delle Pmi". Lo sottolinea la
Corte dei Conti nell'audizione sulla manovra di fronte alle
commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato aggiungendo inoltre che "occorrerebbe un'incisiva azione sul fronte della razionalizzazione della spesa nelle sue componenti meno funzionali al sostegno della crescita".
La manovra "sceglie di concentrare le risorse su limitati interventi" e tale "polarizzazione" si "traduce in una carenza di risorse per affrontare nodi irrisolti e garantire un adeguato livello di servizi in comparti essenziali per la collettività". "Il 44% di questa (oltre l'86% della maggior spesa corrente), la parte che riguarda il reddito di cittadinanza e la revisione del sistema pensionistico troverà attuazione in provvedimenti collegati che saranno presentati i seguito". "La valutazione - conclude - potrà essere condotta, quindi, solo quando saranno note le caratteristiche degli interventi previsti e si potrà apprezzare l'adeguatezza delle risorse stanziate".