Il via libera definitivo alla legge di bilancio per il 2020 è atteso in serata, dopo che il governo ha incassato la fiducia con 334 sì nell'Aula della Camera, ma i lavori procedono a rilento. Tutti i deputati di Fratelli d'Italia, infatti, intervengono a raffica sugli articoli della manovra. Per un minuto a testa i rappresentanti del partito di Giorgia Meloni esprimono le loro critiche al testo.
Per scongiurare il rischio di esercizio provvisorio, l'esecutivo ha 'blindato' il testo in seconda lettura e il licenziamento da parte della Camera deve arrivare senza alcuna modifica rispetto al restyling approvato al Senato (sempre con fiducia). È questo che non va giù alle opposizioni. Il malcontento si percepiva già durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo che ha fatto alzare i toni per la compressione dei tempi alla Camera
Cosa è successo durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia
La compressione dei tempi alla Camera sulla discussione della legge di Bilancio fa alzare i toni durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo sul testo approvato dal Senato. Dai banchi del centrodestra si levano parole di critica nei confronti del governo e c'è chi si appella al Capo dello Stato.
Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, chiede "dove è la democrazia parlamentare se il Parlamento non può discutere la legge di Bilancio che è la prima prerogativa dei parlamenti" e invita "gli imprenditori a tenere duro, perché sta per arrivare un governo che ridarà all'Italia la voglia di pensare in grande".
Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia, attacca la maggioranza per aver "impedito alla Camera di poter emendare, modificare, rivedere una manovra completamente sbagliata. È un atto - sostiene - contro la democrazia".
La Lega, con Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio, definisce la legge "chiaramente incostituzionale" e auspica che "sia l'ultima fatta in questa maniera indegna". Sempre dal Carroccio, Alessandro Morelli - presidente della commissione Trasporti - scrive al presidente della Camera, Roberto Fico, e al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "per esprimere il biasimo per le modalità con cui si è svolto l'esame. La compressione dei tempi ha comportato un inaccettabile svilimento del ruolo della Camera che di fatto è stata completamente esautorata dei suoi compiti sulla legge piu' importante dello Stato".
Le risposte del Governo
Dalla maggioranza, Luigi Marattin (Italia viva) presenta le scuse all'opposizione per il poco tempo a disposizione ma respinge le critiche sui contenuti del provvedimento. "Dire che incrementa la pressione fiscale di 13 miliardi, è una menzogna. La realtà è che le nuove tasse inserite ammontano a circa 1,191 miliardi, su una manovra che sta poco sotto i 32, ampiamente compensate dai 3 miliardi di riduzione delle tasse sul lavoro".
Per Pier Carlo Padoan del Partito democratico la manovra "guarda avanti, con un taglio delle tasse al netto dello stop alle clausole di salvaguardia" e Liberi e uguali ricorda "l'abolizione della tassa più odiosa, quella del super ticket sanitario".
Il Movimento 5 stelle con Davide Crippa ribadisce infine che "la narrazione di questi giorni e' stata completamente distorta: questa non e' la manovra delle tasse, ma la manovra che inizia a tagliare le tasse ai lavoratori, alle famiglie e alle piccole e medie imprese. Abbiamo scongiurato la bomba sociale dell'aumento dell'Iva. Senza l'azione del governo sarebbe arrivata una tassa di quasi 600 euro a famiglia all'anno".