Buenos Aires - Avviare una partnership a 360 gradi e instaurare una relazione strategica, di lungo termine con l'Argentina. è il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, a sintetizzare il senso della missione di governo, imprese e banche che ha preso il via oggi a Buenos Aires e che si conluderà giovedì. Scalfarotto è stato ricevuto dal presidente della Repubblica Mauricio Macri e ha incontrato anche il ministro degli interni e dei lavori pubblici Rogelio Frigerio e il ministro dell'industria Francisco Cabrera.
Nel corso della giornata sono stati firmati due accordi, e due protocolli di intesa alla Casa Rosada: un accordo tra Sace e Banco Nacion, un protocollo di intesa tra Ice e Agenzia di promozione degli investimenti e commercio internazionale argentina (Aaica), un accordo tra l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'omologo argentino Conae (commissione nazionale delle attività spaziali) e infine un memorandum d'intesa tra il gruppo Faam e la Y-Tec. "Le imprese italiane sono state sempre in Argentina anche nei momenti più difficili e più duri - ha evidenziato Scalfarotto - il nostro compito ora è avviare una partnership a 360 gradi e instaurare una relazione strategica, di lungo termine con il Paese". L'Argentina, ha aggiunto, può rappresentare per l'Italia "una piattaforma produttiva strategica" nel Sudamerica. "Non siamo venuti qui per vendere - ha aggiunto Scalfarotto - ma per investire e creare una partnership che possa davvero dare valore a entrambi, in un ottica win -win, e che lo faccia nel tempo. Abbiamo aspettato 18 anni dall'ultima visita: non è ammissibile che due paesi così vicini e complementari non si parlino per così tanto tempo". Scalfarotto ha manifestato la "grande soddisfazione" per l'incontro con il presidente della Repubblica argentina e la "grande impazienza di poter lavorare insieme".
"Con Macri - ha poi proseguito Scalfarotto - abbiamo esaminato i dossier nel dettaglio: agroindustria, automotive, energia e infrastrutture". "Siamo particolarmente contenti per questa missione che viene pochi mesi dopo la visita di Renzi, - ha detto ancora - i rapporti tra i nostri due popoli sono viscerali, antichissimi e istintivi. Il ritorno dell'Argentina sulla scena mondiale e la sua uscita dall'isolamento è una grande occasione non solo per il Sudamerica ma per tutto il mondo".
E l'importanza della presenza italiana in Argentina è evidenziata anche "dalle dimensioni della missione": oltre 140 persone tra imprenditori, banchieri ed esponenti del mondo universitario, ha detto ancora Scalfarotto. La missione è promossa dai Ministeri degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo Economico ed è organizzata da Confindustria, Ice-Agenzia e Abi, in collaborazione con la nostra Ambasciata a Buenos Aires. "Con poche nazioni come l'Argentina vantiamo legami così solidi e duraturi. L'incontro tra il presidente Macri e una rappresentanza ristretta della delegazione italiana alla Casa Rosada è un gesto estremamente significativo, che esprime appieno i sentimenti di amicizia tra i nostri due paesi", ha detto Licia Mattioli, presidente del comitato per l'internazionalizzazione di Confindustria. "Non va dimenticato, tra l'altro, - ha aggiunto - che l'Argentina è stata storicamente per le nostre imprese un punto di riferimento per l'internazionalizzazione. Speriamo quindi che la spinta riformatrice avviata dal presidente Macri prosegua anche in futuro, per poter così consolidare le nostre relazioni". (AGI)