Il costruttore di armi russo Kalashnikov, noto per il leggendario fucile AK-47, ha deciso di puntare al mercato delle auto elettriche con un obiettivo piuttosto ambizioso: fare concorrenza a Tesla, il colosso americano fondato da Elon Musk.
Kalashnikov giovedì 23 agosto ha presentato a Mosca il prototipo della CV-1, un'auto blu pallido e dal design retrò, ispirato al modello di un'auto sovietica del 1970: la "Ij-Kombi"."Stiamo sviluppando un nostro concetto di supercar elettrica attraverso sistemi originali creati dal nostro gruppo", ha detto Kalchnikov in un comunicato, senza però specificare quando il prodotto sarà commercializzato e il costo dell'auto.
"Questa tecnologia ci permetterà di competere con i principali produttori al mondo di auto elettriche, come Tesla", ha assicurato la società in una nota affidata all'agenzia di stampa pubblica RIA. "Siamo stati ispirati dall'esperienza dei leader del mercato internazionale per sviluppare il nostro concetto di auto elettrica". L'azienda assicura che è in grado di sviluppare una potenza media di 220 kW, per un massimo di 500, e che a velocità di crociera riesce a percorre 350 km con una carica (i dati sono dell'agenzia russa Sputnik).
Kalashnikov, azienda che ha più di 200 anni ma che ha cambiato nome in onore dell'inventore del fucile d'assalto AK-47 ai tempi dell'Unione Sovietica, ha vissuto un lungo declino fino a quando non è tornata sotto il controllo dello stato nel 2013, prima della sua privatizzazione nel 2017.
Sotto la minaccia delle sanzioni internazionali, l'azienda ha già da qualche anno deciso di diversificare la produzione optando per la produzione di mezzi civili, come auto e moto, fino a capi di abbigliamento e gadget per smartphone. L'auto elettrica è l'ultimo dei progetti della Kalashnivok Concern, che assicura che a breve riuscirà a creare un prototipo in grado di competere per velocità e durata della batteria con tutte le principali scuderie di auto elettriche al mondo.
Al momento l'obiettivo sembra lontano, ma in Russia ci credono. E alla Kalashnikov va dato atto che lanciare la sfida alle moderne supercar della Tesla con un modello sfacciatamente in stile neosovietico è un'operazione di marketing piuttosto ardita, al limite del trolling.